Da oggi il Tralcetto ha qualcosa in più. Uno dei rossi italiani più apprezzati nel mondo esce con un'edizione limitata contro la violenza sulle donne. L'iconico tralcetto diventa rosso. Un rosso solidale con un allarme dilagante, che riguarda valori civili e diritti umani. Infatti, contro la violenza sulle donne, l'azienda Zaccagnini ha deciso di sostenere in modo tangibile le iniziative di AMREF: per ogni bottiglia di Tralcetto rosso venduta, 1€ sarà destinato alle campagne della ONG attiva soprattutto in Africa contro la violenza sulle donne. Solo 10000 bottiglie tinte di rosso allo stesso prezzo del Tralcetto "classico" per dire, con Isaac Asimov, che "la violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci".
Piccola località abruzzese custode di grandi tesori e tradizioni, nel 1978 nasce l’azienda Zaccagnini. Da un’attività a conduzione familiare la Cantina è cresciuta rapidamente e costantemente con l’obiettivo della “qualità totale, dal grappolo al vetro”, arrivando a essere oggi una realtà internazionale con oltre 300 ettari di splendidi vigneti, curati e controllati in ogni fase della produzione.
Eccellenza, passione e dedizione per il lavoro hanno reso i vini dal Tralcetto un vanto della produzione vinicola abruzzese apprezzato in tutto il mondo.
Forse il packaging simbolico e scaltro farà storcere qualche naso, ma Tralcetto è e rimane uno dei simboli del vino italiano. Del resto, anche i più diffidenti dovranno convenire che questo vino non è solo presentazione, ma anche sostanza. Anzitutto, l'idea di arrotolare intorno al collo della bottiglia un piccolo tralcio di vite non è un'operazione superficiale. Al contrario, testimonia il perdurante legame fra questa grande azienda e la sua terra, fra il suo avvenirismo imprenditoriale e il solido approccio al lavoro in vigna.
Se la bottiglia è la copertina che intende annunciare un racconto attraendo il lettore perso tra gli scaffali, il vino è, in questo caso, una storia quanto mai avvincente. Infatti Tralcetto racconta, senza infingimenti e falsi ghirigori, l'essenza schietta del Montepulciano, con i suoi pregi e i suoi limiti. Una storia che affonda le radici nelle transumanze abruzzesi e nel lavoro nei trabocchi, e che unisce, in un'unica e vivace civiltà di fieri contadini e pescatori, il sano buon gusto dell'Abruzzo. Uva sempre giovanile e un po' spigolosa? Forse sono questi i limiti del Montepulciano che Tralcetto racconta con passione. Ma provateli con un arrosticino verace o con un bel pecorino: quei limiti cambieranno faccia e andranno a ingrossare le fila dei pregi di questo vino.
Tralcetto è un vino di carattere verace, in grado di esprimere perfettamente l'esuberanza del territorio abruzzese. Alla vista si presenta di colore rosso rubino intenso con riflessi violacei; l'olfatto rileva un profumo intenso e caratteristico con tutti gli aromi primari del vitigno: note di confettura di piccoli frutti rossi, mandorla amara, spezie, unite a sensazioni eteree. Il sapore è pieno e ben strutturato, tannico e caldo, morbido e di grande persistenza gusto-olfattiva. Corpo deciso, talvolta un po' ruvido e brioso, ma ben equilibrato dalle sapienti doti tanniche e dal legno d'affinamento. È ottimo per accompagnare ricette elaborate di carne, primi piatti con ragù e formaggi mediamente stagionati.
Vino perfetto da bere subito, ma può evolvere bene se tenuto a riposare in cantina per qualche anno.