Victorino

Victorino è un vino iconico, di quelli che rompono gli schemi e disegnano nuovi orizzonti per il vino spagnolo. Oggi, produrre un vino elegante non è un compito semplice: vini potenti ce ne sono, ma quanti vini potenti e al tempo stesso eleganti vi vengono in mente? Proprio in questo sta la principale qualità di Victorino: nell'equilibrio, che senza dubbio ha; nella potenza, sì, ma anche, e soprattutto, nella straordinaria eleganza.

Le uve con cui viene prodotto provengono dai 35 ettari di vigneto privi di innesti tra i 70 e i 100 anni di età, coltivati secondo i principi dell'agricoltura biologica nelle località di Toro, Villabuena del Puente e Valdefinjas. Nei suoi terreni sabbiosi, impenetrabili per la filossera, il pietrisco si combina coi ciottoli a garantire un ottimo drenaggio; nel sottosuolo troviamo argilla mescolata a vene di calcare, quello che si occupa delle riserve idriche.

Una volta vendemmiato, il frutto viene condotto in cantina per essere diraspato e pigiato. La fermentazione avviene tramite controllo di lieviti selezionati nel proprio vigneto e la macerazione post-fermentativa viene prolungata per circa 20 giorni, alla ricerca di un'estrazione considerevole. Il vino realizza sia la fermentazione malolattica che il successivo affinamento in botti nuove di rovere francese, di cui incorpora con eleganza gli aromi speziati.

Dopo aver stappato una bottiglia di Victorino, esplode il frutto nero, maturo e concentrato, come si conviene a un grande rosso di Zamora. La bocca è ampia e profonda, rugosa e al tempo stesso succosa, con tannini di bacca fine ricoperti di marmellata e liquirizia. Trasmette una sensazione terrosa, di grafite e rena, ed un'intensa carica fruttata che ricorda le ciliegie e le prugne nere molto mature. I ricordi balsamici di bosco e spezie sono ovvi, ma si affacciano sempre dietro al frutto onnipresente. Un'acidità vibrante riesce a mantenere vivo tutto l'insieme e a catapultarlo a livelli di emozione riservati unicamente agli eletti.