Veigamoura

Alcuni tipi di Albariño sono particolarmente floreali, profumati e di corpo leggero; altri, invece, sono più corpulenti, oleosi e intensi, bianchi ma con un'anima che potremmo definire rossa, vini che mostrano meglio il loro potenziale e le loro qualità dopo una buona maturazione in bottiglia. Veigamoura appartiene a questa seconda categoria. Un Albariño minerale, con un'acidità straordinaria e un'untuosità che sorprende, un bianco dotato di nerbo e molta vita.

Prodotto con uve di Albariño coltivate su vigneti situati a 280 metri di altitudine, lungo il pendio di una montagna, su suoli poco fertili e con schegge di granito in superficie, terreni particolarmente difficili da coltivare, ma nei quali lo sforzo si vede ampiamente ricompensato dalla qualità dei frutti. Invecchiato per un anno in depositi su bucce fini, e successivamente in bottiglia per altri dodici mesi, Veigamoura dimostra come l'Albariño, in modo simile al Riesling — una varietà d'uva a cui spesso viene paragonato — sia un vitigno che migliora le sue caratteristiche con il passare del tempo, risultando, oseremmo dire, perfino migliore dopo lunghi periodi di invecchiamento in deposito. Un invecchiamento puro, senza legno, come in questo caso.

Lasciatelo areare qualche minuto, nello stesso bicchiere, e lo gusterete appieno. È un vino di mare, serio, che profuma di rocce bianche e di paesaggio marino, ricco di profumi di frutta polposa ma dal carattere agrumato come la mela verde, e in più note di pera succosa, di albicocca ancora acerba e infine di erbe aromatiche. Il naso è molto fresco e invitante. In bocca appare molto glicerico e con molta frutta dolce che compensa la sua eccezionale acidità. Un vino seducente che invita a continuare a berne ancora e ancora, ottimo per accompagnare il pasto. Servite il primo bicchiere, sedetevi a tavola... e ve ne accorgerete subito.