Pintia

Pintia è per il Toro quello che Vega Sicilia è per la Ribera del Duero. Entrambe le cantine concentrano tutti i loro sforzi in quella che, senza dubbio, è la loro ossessione, ovvero, la perfezione. Pintia è stato uno dei primi rossi a confermare la finezza e l'eleganza di cui è capace la varietà rossa di Toro quando la si conosce bene e la si lavora con cura e rispetto. Pintia ha conosciuto un prima e un dopo nei vini della denominazione di Toro ed ha innalzato gli standard di qualità a livelli fino ad allora insospettabili. Di rossi potenti nella denominazione Toro ce ne sono parecchi, e altrettanti sono i rossi eleganti; tuttavia, sono pochissimi quelli che sanno unire potenza ed eleganza con tanta signorilità come Pintia.

Le uve, vendemmiate a mano e selezionate direttamente nel vigneto, vengono sottoposte a una doppia selezione in cantina e in seguito refrigerate affinché conservino la loro intensità fruttata. Fermentano in acciaio inossidabile e rovere, e successivamente riposano per circa un anno in legno, prevalentemente francese. Il vino che ne deriva è profondo e intenso, di un ipnotico color ciliegia e dal naso nitido e ben identificabile dominato da profumi di frutta matura (more e mirtilli), di legni nobili, di spezie e ricordi balsamici. In bocca è ampio e lungo, profumato e rustico, tannico e al tempo stesso amabile. Rifugge dagli aromi liquorosi e dalla sovramaturazione grazie a un'acidità millimetrica. Il finale, carico di vaniglia e di fiori azzurri, culmina in un retrogusto lunghissimo capace di fondere il più gelido dei cuori.