Nel 2007, il giovane enologo Nicola Leo decise di approfittare del forte sole salentino per fare un vino primitivo diverso, che addolcisca naturalmente il palato senza però invaderne gusto e olfatto. Seguendo la maturazione dell’uva fino al raggiungimento di un elevato grado zuccherino, si è ottenuto così un appassimento in pianta, ovvero una concentrazione di tutte le componenti solide dell’uva che esalta aromi e sapori. Questa tecnica, fattibile solo in regioni dall’ottimo clima come il Salento, dà luogo a vini robusti, con un marcato carattere di frutta stramatura senza però un’esagerata dolcezza.
A metà agosto, quando le uve hanno raggiunto la perfetta maturazione si applica una particolare tecnica chiamata "giro del picciòlo". Consiste nello strozzare il gambo dei grappoli in modo di impedire la nutrizione degli acini, inducendo così un appassimento naturale in pianta. I grappoli vengono lasciati ad appassire per circa 12 giorni, perdendo circa il 25-30% del loro peso in liquidi, e concentrando gli aromi e sapori prima della raccolta.
Dopo un affinamento in barrique francese e americana per un quarto della massa, Passitivo regala al calice un intenso colore rosso rubino, con aromi di frutta stramatura che ricorda confettura di frutta a bacca nera, come amarena e mirtillo, uva passa e nuance di vaniglia. Dal corpo pieno e grande struttura, i suoi tannini vellutati ed avvolgenti sono ben bilanciati da una giusta freschezza. Lungo e persistente finale di frutta stramatura.
Consumo e conservazione
Servire tra 16 ºC e 18 ºC
Recensioni dei nostri clienti
4,3/5
3 recensioni
Annata:
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da: Oxley Philip (6/5/2021) - Annata 2019
1
Undecided
I bought this with an expectation and it didn't disappoint. This wine is full, jammy, packed with black fruits and decent length and well-integrated tannins. It is also so full flavoured and persistent I found myself heading to the fridge to get food to accompany it! I would like to try this again with a meal (but could it dominate?) but whilst I was impressed and on one hand enjoyed the wine, I also started to wish it was a little more restrained and elegant. After one glass, I didn't want to return again until the next day! I certainly recommend buying one bottle to see for yourself!
da: FLIPO (10/5/2023) - Annata 2020
1
Très bon vin
Dégusté à température ambiante ; un nectar qui gagne à être découvert.
da: Jorge (16/4/2021) - Annata 2019
0
UN GRAN VINO
Adoro los vinos de la Puglia. Este caldo ofrece calidad.
Tonos rojizos cercanos al terciopelo y matices de frutos muy maduros. Ideal para guisos potentes y especiados. Un gran vino.
L'azienda
Paololeo
Paolo Leo, classe 1960, nasce in una famiglia dove produrre vino era una eredità inevitabile; il capostipite cominciò agli inizi del Novecento a vinificare le sue uve nella Masseria Monticello, fu poi suo figlio Paolo Leo ad ereditare la terra e a costruire il palmento in paese. E oggi è ancora un erede, l’omonimo Paolo Leo, figlio di Nicola, a guidare la nuova cantina, insieme a sua moglie Roberta e i figli Nicola, Stefano, Francesco...