Alla vista si presenta di colore giallo oro brillante, di grande spessore e consistenza.
Al naso esprime meravigliose sensazioni olfattive, di grande intensità e lunghissima persistenza. Dominano in ampiezza i sentori di agrumi canditi, frutti esotici ed eleganti aromi terziari speziati e floreali.
Al gusto notevole è l'impatto. Nella grande sapidità si fondono le percezioni candite, leggermente caramellate e speziate di un intelligente uso delle barrique che esalta le essenze delle muffe nobili. Grande morbidezza, perfetto equilibrio, eccezionale armonia di tutte le componenti.
Nessun dubbio e problema nella continua evoluzione di questa quintessenza dell'enologia italiana. Conservatelo con cura ed intelligenza nella vostra cantina per scoprire, anche fra un decennio, l'imponente crescita di questo straordinario e celebrato vino.
Non sprecatelo sui dolcetti della pasticceria sotto casa. Il Tordiruta ha stoffa e merita attenzioni maggiori: grandi formaggi erborinati (Gorgonzola, Roqueford, Blu Stilton, Fossa di Talamello), magari serviti con pere Williams o Abate o Decane mature, fresche o ancor meglio cotte in un pò dello stesso vino, acqua e poco zucchero, con una pennellata di miele di castagno, o lonzino di fichi marchigiano, o mostarda di frutta mantovana. I vertici della goduria si raggiungono con fegato grasso d'oca, petto d'anatra e Canard all'orange.