Mengoba Mencía Alicante Bouschet

La cantina Mengoba è il progetto personale dell'enologo e viticoltore Grégory Pérez, che dopo aver completato gli studi a Bordeaux e lavorato in note case come Château Grand-Puy-Lacoste e Château Cos d'Estournel, si è sentito fortemente attratto dal Bierzo. Forse per via delle radici familiari, o forse dell'influenza di alcuni amici viticoltori, il caso è che Grégory è arrivato a diventare uno dei produttori più affermati e ammirati della regione.

La sua filosofia di lavoro si basa sulla conoscenza e sul rispetto estremo per la vigna. Mantenere i suoli vivi è l'aspetto più importante per chiunque ricerchi la ricchezza dell'ecosistema. Per questo, si utilizzano solo concimi naturali in piccoli quantità, si applicano rimedi naturali contro le malattie e si limitano i rendimenti al vigore naturale della pianta. Vengono impiegati solo lieviti autoctoni e le dosi dei solfiti vengono limitate al minimo indispensabile. Secondo Grégory, solo rispettando l'origine dell'uva si ottengono vini autentici.

Un buon esempio di tutto questo è il Mengoba rosso, frutto del coupage di mencía e alicante bouschet, un vino personale ed elegante che affascina tutti quelli che lo provano. Le uve di mencía, che rappresentano la varietà principale nel blend, provengono da una vigna di ardesia con oltre 80 anni d'età situata a 700 metri sopra il livello del mare; la alicante bouschet, come viene anche detta la varietà garnacha tintorera, proviene invece da una vigna da 50 anni d'età e situata a 550 metri. La lavorazione dei terreni viene effettuata in modo tradizionale, con trazione animale (mucche) e tutta l'uva viene vendemmiata a mano. In cantina, il vino viene invecchiato in botti di grande volume in modo che il frutto non si snaturi.

In questo modo, si ottiene un rosso di un bellissimo color violaceo e naso dominato da aromi di ciliegie, susine nere, liquirizia, fiori azzurri e cacao. In bocca combina il corpo e la maturità della alicante bouschet (una delle poche uve esistenti con la polpa colorata) e la freschezza della mencía, risultando succoso e fresco, potente e fine. Alcune spezie, ricordi di bosco e alloro mascherano tannini vigorosi che si fondono con una sottile areazione. Il tatto appare setoso, amabile, lattico, segnato da un'acidità che lo rende molto beverino. Dal finale fresco e rotondo, con reminiscenze di cenere e spezie, invita a berne un bicchiere dopo l'altro.