Definire il Torrette Supérieur il più grande rosso autoctono valdostano non è certo azzardato. Del resto il carattere del Petit Rouge, vitigno tipico della Vallée e meritatamente valorizzato, non ha bisogno di grandi presentazioni. Il resto lo fa la maestria di Giorgio Anselmet, vero e proprio padre nobile della vitivinicoltura valdostana, ed esempio, anche per le nuove generazioni, del perfetto equilibrio fra moderne tecniche e antiche pratiche.
Il Torrette Supérieur di Anselmet si avvale anche di una percentuale di Fumin, che dà nerbo e profumi piccanti, e di Cornalin, vitigno autoctono fra i più grandi e in via di recupero. 91/100 secondo Wine Spectator per l'annata 2014, questo Torrette sosta in barrique (nuove per il solo 5%), dopo una fresca vinificazione in acciaio.
Ne deriva un prodotto già capace di svelare nel calici alcuni riflessi granati, e di sprigionare al naso non solo i tipici profumi di viola, fruttati e fragranti, ma anche note più profonde ed evolute, dalla cannella al chiodo di garofano, fino all'incenso e alla liquirizia. La trama speziata torna anche in bocca, arricchendo l'esuberanza di un sorso perfettamente equilibrato tra le avvolgenti morbidezze della barrique e le freschezze minerali caratteristiche della Vallée.
Che sapore ha questo vino?
Colore
Rosso rubino / Riflessi granati / Carico
Fragranza
Viola appassita / Frutta in confettura / Cannella / Chiodi di garofano / Incenso / Liquirizia