Nato sulla scia dell’esperienza toscana dei Supertuscan, il Marzieno ha saputo con gli anni costruirsi una propria personalità e soprattutto una propria credibilità, tanto da risultare negli anni, secondo la critica, tra i pochi vini rossi della nostra regione a poter competere con i migliori rossi italiani della sua tipologia. A partire dalla vendemmia 2001, pur continuando a mantenere una solida intelaiatura data dal sangiovese, il taglio del Marzieno ha visto l’introduzione, accanto al cabernet sauvignon, di altri vitigni come il syrah ed il merlot.
Rosso rubino scuro. Associa i piccoli frutti neri a note di ciliegie sotto spirito e spezie, tabacco e cioccolato. Molto suadente, in bocca il tannino è avvolgente e vellutato, potente ma sempre bilanciato da una buona freschezza. Sosta in barrique di rovere francese (20% nuove) ed in piccola percentuale anche di rovere americano ed ungherese (10%) per dodici mesi.