El Enemigo Bonarda

I vecchi grappoli di bonarda allevati a pergola sui suoli sabbiosi de El Mirador, nella Rivadavia, a 650 s.l.m., stavano per essere estirpati quando Alejandro Vigil li trovò. Da qui, la sua decisione di riscattare i 5 ettari con cui, oggi, produce, El Enemigo Bonarda.

La varietà bonarda, oggi sempre più popolare in Argentina, è ancora viva nel ricordo di molte famiglie di origine italiana. Regala vini complessi ma accessibili, dalla tannicità amabile e con aromi seducenti, che hanno smesso di far parte unicamente di tagli di vino rosso per occupare già il secondo posto, per importanza, fra le uve rosse argentine, dietro solo alla malbec.

El Enemigo Bonarda riluce di un bel colore violaceo con riflessi azzurrognoli. Il naso è ricco, dotato di una complessità inconsueta, con profumi intensi che ricordano la ciliegia e i frutti di bosco. Il cioccolato amaro e un lieve ricordo liquoroso accompagnano un alone di freschezza di erbe aromatiche e di eucalipto. In bocca, un ingresso dolce ci conduce a un centro di frutto maturo adornato da note di liquirizia, caffè e vaniglia. La consistenza è di un'eleganza sublime e combina i ricordi sabbiosi dei vigneti con i tannini affinatissimi del legno. Il finale — lungo, fresco e delicatamente seducente — è adornato da cenni di violette ed esibisce l'eleganza consueta dei vini di El Enemigo.