Syrah
Si tratta di una meravigliosa varietà a bacca nera, che alcuni ritengono originaria della città di Shiraz, nell'odierno Iran. È tuttavia dalla Valle del Rodano settentrionale, sua zona d'elezione, che è partita, col nome di Syrah, per raggiungere l'Australia, altro territorio in cui si esprime magnificamente e dove è nota come Shiraz. Non è solo una questione di nomi: le differenze sono notevoli.
Syrah
Si tratta di una meravigliosa varietà a bacca nera, che alcuni ritengono originaria della città di Shiraz, nell'odierno Iran. È tuttavia dalla Valle del Rodano settentrionale, sua zona d'elezione, che è partita, col nome di Syrah, per raggiungere l'Australia, altro territorio in cui si esprime magnificamente e dove è nota come Shiraz. Non è solo una questione di nomi: le differenze sono notevoli.
In Francia, da Valence fino a Vienne, i vini sprigionano note floreali e speziate, e trasmettono una fredda sensazione di mineralità che li rende straordinariamente eleganti e sofisticati. Côte-Rotie, Hermitage, Cornas e Saint-Joseph sono AOC che un estimatore di Syrah non può non conoscere. Le prime offrono vini vigorosi e allo stesso tempo fini, che danno il meglio di sé dopo un periodo di affinamento in bottiglia. I vini prodotti a Cornas e Saint-Joseph sono meno longevi e più semplici, con piacevoli sensazioni di frutta.
Dall'altra parte del pianeta, in Australia, lo stile è quasi opposto: i vini sono molto più strutturati e lasciano trasparire il calore del clima e del legno. Anche se questa varietà è spesso impiegata per produrre vini da tavola vigorosi e dalla forte intensità cromatica, è proprio nella terra dei canguri che si ottengono alcuni dei migliori Shiraz del mondo, tra cui il Penfolds Grange.
In Italia, il Syrah è da anni coltivato con successo in Valle d'Aosta, Toscana e Sicilia. In Toscana, era usato già nell'Ottocento per arrotondare il Chianti; oggi, specialmente nel comprensorio di Cortona, vicino Montepulciano, assume un interessante profilo minerale che lo rende anche vocato all'invecchiamento. Terso, sottile e profumato, quale vino di montagna, appare in Valle d'Aosta, dove in uvaggio, specie nel Torrette, ingentilisce l'autoctono Petit Rouge. Più rotondo, vellutato e mediterraneo in Sicilia, specialmente occidentale, con alcune riserve che lo incoronano tra i vini più poliedrici e articolati dell'isola.
Un buon calice di vino Syrah / Shiraz si apre con un bouquet complesso di violetta e pepe, more e mirtilli neri, a cui si uniscono talvolta note affumicate e percezioni di erbe aromatiche come il rosmarino. I più maturi, soprattutto in Australia, sono cremosi e strutturati, con sentori di cioccolato e terra. Dopo l'affinamento in bottiglia, i vini migliori si arricchiscono di aromi di cuoio e tabacco.