Susumaniello
Il Susumaniello è un vitigno a bacca nera tipico del Salento e soprattutto dell’area di Brindisi. Il suo nome, che deriva da "somarello", allude alla notevole produttività della vite da giovane, tale da sovraccaricare l'asinello adibito al trasporto delle uve vendemmiate. Uva vigorosa, resistente al clima estremo, ottima da taglio. Perché, allora, ha rischiato di estinguersi?
Susumaniello
Il Susumaniello è un vitigno a bacca nera tipico del Salento e soprattutto dell’area di Brindisi. Il suo nome, che deriva da "somarello", allude alla notevole produttività della vite da giovane, tale da sovraccaricare l'asinello adibito al trasporto delle uve vendemmiate. Uva vigorosa, resistente al clima estremo, ottima da taglio. Perché, allora, ha rischiato di estinguersi?
Perché la pianta del Susumaniello, dopo una decina di vendemmie, diventa incredibilmente avara di grappoli. Meno di un chilo d'uva per pianta. Troppo poco per il mercato pugliese, a lungo orientato alla quantità. Ma quei pochi grappoli, hanno capito alcuni illuminati produttori, sono strepitosi per pulizia, eleganza e concentrazione di profumi.
Rosso, dà il meglio di sé. Regala calici rubino densi, intensi, quasi neri. Al naso, prugna matura, frutto scuro, frutti di bosco e confetture, a cui si alternano sentori di spezie come pepe e vaniglia, intensificati da eventuali passaggi nel legno. Già, perché il Susumaniello, che va benissimo anche in solo acciaio, è grandioso se atteso qualche mese, magari anche un anno in legno, e poi se può riposare ancora in bottiglia. Al palato, nelle sue diverse interpretazioni, si dimostra di piacevole freschezza acida e con tannini di grande finezza, in un concerto esplosivo di sensazioni che l'attesa e l'affinamento possono rendere grandioso. Un'altra Puglia, decisamente.