Nero di Troia
Forse originario dell'Asia Minore, il nero di Troia sarebbe giunto in Puglia ai tempi della colonizzazione greca. Detto anche uva di Troia, è diffuso particolarmente nell'entroterra di Barletta, Andria e Trani, quale uvaggio prevalente del Castel del Monte DOC, e nella Capitanata, verso Lucera, dove viene utilizzato per il noto Cacc'e mmitte DOC. Non manca di distinguersi, più a nord, anche nel Gargano. Capace di una grande concentrazione di colore e di estratto, il nero di Troia dà vini rossi molto strutturati, dai profumi marcati, a volte inclini al dolce, di frutta confetturata, spezie e terra. Al sorso, appare voluminoso e opulento, con un tannino sì monumentale ma integrato dalla struttura che, nel suo insieme, inclina al morbido e al vellutato. Cavallo di razza dell'enografia pugliese, si esprime con più eleganza a Castel del Monte, dove, ai piedi della mitica fortezza di Federico II, su suoli bianchi e ventilati capaci di una certa mineralità e di un po' di freschezza, gli sono dedicate ben due DOCG (Castel del Monte Rosso Riserva e Castel del Monte Nero di Troia Riserva), che lo vedono protagonista di una riscoperta come vino da affinamento in legno.
Santa Lucia Castel del Monte Riserva Le More 2013
Torrevento Nero di Troia Riserva Ottagono 2014
Carpentiere Nero di Troia Riserva Armentario 2013
Torrevento Castel del Monte Vigna Pedale 2015
Santa Lucia Castel del Monte Riserva 0,618 2011
Carpentiere Nero di Troia Bianco Come d'Incanto
Paololeo Puglia Nero di Troia Alture 2016
Nero di Troia
Forse originario dell'Asia Minore, il nero di Troia sarebbe giunto in Puglia ai tempi della colonizzazione greca. Detto anche uva di Troia, è diffuso particolarmente nell'entroterra di Barletta, Andria e Trani, quale uvaggio prevalente del Castel del Monte DOC, e nella Capitanata, verso Lucera, dove viene utilizzato per il noto Cacc'e mmitte DOC. Non manca di distinguersi, più a nord, anche nel Gargano. Capace di una grande concentrazione di colore e di estratto, il nero di Troia dà vini rossi molto strutturati, dai profumi marcati, a volte inclini al dolce, di frutta confetturata, spezie e terra. Al sorso, appare voluminoso e opulento, con un tannino sì monumentale ma integrato dalla struttura che, nel suo insieme, inclina al morbido e al vellutato. Cavallo di razza dell'enografia pugliese, si esprime con più eleganza a Castel del Monte, dove, ai piedi della mitica fortezza di Federico II, su suoli bianchi e ventilati capaci di una certa mineralità e di un po' di freschezza, gli sono dedicate ben due DOCG (Castel del Monte Rosso Riserva e Castel del Monte Nero di Troia Riserva), che lo vedono protagonista di una riscoperta come vino da affinamento in legno.