Friulano
Il friulano è il vitigno a bacca bianca un tempo noto come tocai. Questa denominazione oggi non è più consentita in quanto genera confusione con il quasi omonimo vino ungherese. Diffuso soprattutto in Friuli, il friulano è ben presente anche in Veneto, dove prende ora il nome di tai, e in piccole zone del basso Garda lombardo, dove si chiama localmente tuchì. In Francia la stessa uva è nota con il nome di sauvignonasse, mentre a cavallo tra Friuli, Venezia Giulia e Slovenia viene solitamente indicato con il nome di jakot ("tokaj" al contrario). Di ottima vigoria e buona produttività, il friulano deve essere annoverato tra le uve bianche migliori e più longeve d'Italia. Si esprime in modo eccelso nei cru friulani migliori, tra le DOC Collio e Colli Orientali del Friuli. Sgomitando un po' con la ribolla, qui, tra i caratteristici suoli di flysch e ponka, esprime vini dal bel colore paglierino, con profumi floreali, di mandorla, frutta secca, sbuffi minerali e, nelle versioni migliori, decisi sentori di pietra focaia, completati, al sorso, da una struttura decisa, avvolgente, a volte carica, condita di freschezza e sapidità pronunciate. Sapidità, mineralità e persistenza ammandorlata tornano anche nelle aree più periferiche, manifestandosi nel Friuli di pianura ma anche nel tai veneto e nel tuchì lombardo, cui è riservata la piccola DOC San Martino della Battaglia.
Zamò Friulano Vigne Cinquant'Anni 2018
I Clivi Friuli Colli Orientali Friulano Galea 2016
BIO
Patrizia Cadore San Martino della Battaglia 2016
Selva Capuzza Campo del Soglio 2019
Friulano
Il friulano è il vitigno a bacca bianca un tempo noto come tocai. Questa denominazione oggi non è più consentita in quanto genera confusione con il quasi omonimo vino ungherese. Diffuso soprattutto in Friuli, il friulano è ben presente anche in Veneto, dove prende ora il nome di tai, e in piccole zone del basso Garda lombardo, dove si chiama localmente tuchì. In Francia la stessa uva è nota con il nome di sauvignonasse, mentre a cavallo tra Friuli, Venezia Giulia e Slovenia viene solitamente indicato con il nome di jakot ("tokaj" al contrario). Di ottima vigoria e buona produttività, il friulano deve essere annoverato tra le uve bianche migliori e più longeve d'Italia. Si esprime in modo eccelso nei cru friulani migliori, tra le DOC Collio e Colli Orientali del Friuli. Sgomitando un po' con la ribolla, qui, tra i caratteristici suoli di flysch e ponka, esprime vini dal bel colore paglierino, con profumi floreali, di mandorla, frutta secca, sbuffi minerali e, nelle versioni migliori, decisi sentori di pietra focaia, completati, al sorso, da una struttura decisa, avvolgente, a volte carica, condita di freschezza e sapidità pronunciate. Sapidità, mineralità e persistenza ammandorlata tornano anche nelle aree più periferiche, manifestandosi nel Friuli di pianura ma anche nel tai veneto e nel tuchì lombardo, cui è riservata la piccola DOC San Martino della Battaglia.