Dolcetto
Ingiustamente oscurato dal Nebbiolo e dalla Barbera, con cui condivide il meraviglioso territorio, il Dolcetto sta recuperando il posto che merita fra i grandi vitigni autoctoni del basso Piemonte. Da sempre presente sul territorio, regala vini di ottima freschezza e squisita morbidezza, pronti alla beva sin da giovani, dalle bellissime sfumature tra il violetto e il rubino, con un tannino setoso e delicatissimo. Il Dolcetto non è quindi solo il vino per tutti i giorni. L'Italia lo sta infatti valorizzando in tutte le sue sfaccettature, che riportano nel calice una varietà territoriale non meno interessante del Nebbiolo. Al Dolcetto d'Alba, fresco e carezzevole nella sua inconfondibile eleganza, risponde il Dogliani, un prodotto capace di arrivare a incredibili livelli di potenza e longevità. Al Dolcetto di Diano d'Alba, terso e delicato, risponde il Dolcetto di Ovada, verso l'Alessandrino, opulento e rotondo specie nelle grandi selezioni. Nettamente dominante in basso Piemonte, ce n'è anche in Liguria, con la versione montanara e croccante dell'Ormeasco di Pornassio, anche rosata. Quanto all'affinamento, ai Dolcetti d'annata, beverini e romantici, rispondono i Dolcetti che fanno tesoro di una sapientissima evoluzione in legno, come l'eccezionale tradizione delle Aziende del territorio sa regalare.
Francesco Rinaldi Dolcetto d'Alba Roussot 2022
Alario Diano d'Alba Superiore Sorì Pradurent 2019
Voerzio Martini Dolcetto d'Alba Rocchettevino 2017
Renato Ratti Dolcetto d'Alba Colombè 2020
Pasquale Pelissero Dolcetto d'Alba Crosa 2019
Cordero di Montezemolo Dolcetto d'Alba 2017
Anna Maria Abbona Dogliani Sup. San Bernardo 2016
Terre del Barolo Dolcetto di Diano d'Alba 2018
Dolcetto
Ingiustamente oscurato dal Nebbiolo e dalla Barbera, con cui condivide il meraviglioso territorio, il Dolcetto sta recuperando il posto che merita fra i grandi vitigni autoctoni del basso Piemonte. Da sempre presente sul territorio, regala vini di ottima freschezza e squisita morbidezza, pronti alla beva sin da giovani, dalle bellissime sfumature tra il violetto e il rubino, con un tannino setoso e delicatissimo. Il Dolcetto non è quindi solo il vino per tutti i giorni. L'Italia lo sta infatti valorizzando in tutte le sue sfaccettature, che riportano nel calice una varietà territoriale non meno interessante del Nebbiolo. Al Dolcetto d'Alba, fresco e carezzevole nella sua inconfondibile eleganza, risponde il Dogliani, un prodotto capace di arrivare a incredibili livelli di potenza e longevità. Al Dolcetto di Diano d'Alba, terso e delicato, risponde il Dolcetto di Ovada, verso l'Alessandrino, opulento e rotondo specie nelle grandi selezioni. Nettamente dominante in basso Piemonte, ce n'è anche in Liguria, con la versione montanara e croccante dell'Ormeasco di Pornassio, anche rosata. Quanto all'affinamento, ai Dolcetti d'annata, beverini e romantici, rispondono i Dolcetti che fanno tesoro di una sapientissima evoluzione in legno, come l'eccezionale tradizione delle Aziende del territorio sa regalare.