Cornalin
Vitigno autoctono valdostano, il cornalin corrisponderebbe all'humagne rouge del Vallese, dove fu introdotto intorno agli anni '40 o, più probabilmente, alla fine del 1800: è infatti considerato, allo stesso modo, uno dei principali autoctoni rossi svizzeri. In Valle d'Aosta ha sempre avuto una diffusione a macchia di leopardo, concentrata nelle zone di Saint-Vincent e Verrayes. Attualmente è in fase di recupero, anche se tra i "minori" regionali è certamente tra quelli meglio esposti e di più convincente espressione. Le uve dei vigneti vocati originano un vino di pregio, dal colore rosso violaceo, tendente al granato con la maturazione e l'affinamento; il profumo fine e molto intenso, ricorda le spezie (pepe e vaniglia) e alcune essenze aromatiche (timo, tabacco); se ben affinato, al gusto si rivela morbido, pieno, gradevolmente tannico, di ottimo equilibrio e persistenza.
Cornalin
Vitigno autoctono valdostano, il cornalin corrisponderebbe all'humagne rouge del Vallese, dove fu introdotto intorno agli anni '40 o, più probabilmente, alla fine del 1800: è infatti considerato, allo stesso modo, uno dei principali autoctoni rossi svizzeri. In Valle d'Aosta ha sempre avuto una diffusione a macchia di leopardo, concentrata nelle zone di Saint-Vincent e Verrayes. Attualmente è in fase di recupero, anche se tra i "minori" regionali è certamente tra quelli meglio esposti e di più convincente espressione. Le uve dei vigneti vocati originano un vino di pregio, dal colore rosso violaceo, tendente al granato con la maturazione e l'affinamento; il profumo fine e molto intenso, ricorda le spezie (pepe e vaniglia) e alcune essenze aromatiche (timo, tabacco); se ben affinato, al gusto si rivela morbido, pieno, gradevolmente tannico, di ottimo equilibrio e persistenza.