Barbera
Barbera e Champagne / stasera beviam, / ai nostri dolor / insieme brindiam / col tuo bicchiere di Barbera / col mio bicchiere di Champagne! (Giorgio Gaber)
Forteto della Luja Barbera d'Asti Mon Ross 2023
BIO
Forteto della Luja Monferrato Rosso Le Grive 2023
BIO
Gianni Doglia Barbera d'Asti Boscodonne 2023
BIO
Castello di Cigognola Barbera La Maga 2015
Accornero Barbera Superiore Bricco Battista 2019
Marchesi di Barolo Barbera d'Alba Ruvei 2021
Accornero Barbera Vivace La Mattacchiona 2022
Cordero di Montezemolo Barbera d'Alba 2020
Accornero Barbera del Monferrato Giulin 2020
Francesco Rinaldi Barbera d'Alba 2021
Roberto Voerzio Barbera d'Alba Il Cerreto 2019
Barbera
Barbera e Champagne / stasera beviam, / ai nostri dolor / insieme brindiam / col tuo bicchiere di Barbera / col mio bicchiere di Champagne! (Giorgio Gaber)
Se si dovesse individuare un vitigno autoctono italiano in cui tradizione, territorio e versatilità si uniscono alla perfezione, quello sarebbe certamente la Barbera. Uva per eccellenza delle campagne italiane, troppo a lungo considerata poco nobile, la Barbera è diventata negli anni il punto di riferimento per gli amanti dell'autoctono al di qua delle Alpi. La Barbera, infatti, è in grado d'interpretare ogni territorio in modo estremamente variegato e armonico, conservando pur sempre quella vena morbida, garbata e avvolgente che la rende un vino estivo e gioviale ma al tempo stesso pieno e ricco anche per i palati più esigenti.
Da vino da taglio, usato per ingentilire vitigni più duri e robusti, oppure da vino frizzante prettamente conviviale, la Barbera si è ormai trasformata nella signora degli autoctoni del Nord-Ovest italiano. La ricerca dei viticoltori più legati a questa uva, infatti, l'ha consacrata in tutte le sue potenzialità, con macerazioni più lente e prolungate, e soprattutto con affinamenti in acciaio o persino in legno che si sono mostrati capaci di conferire alla Barbera moderna una personalità a dir poco insospettabile. Anche la sempre più accurata selezione delle uve regala oggi Barbere di grande garbo e avvolgenza, talvolta piene ed opulente, ma sempre briose e di eccezionale bevibilità. Robusta ad Alba, agile ad Asti, austera nel Monferrato, suadente a Tortona e pimpante in Oltrepò: quale che sia, la Barbera conferma ancora oggi la sua grande vena di vino cordiale, incredibilmente sorseggiabile anche quando, appena uscita dalle cantine più illustri dopo mesi e mesi di evoluzione, ha raggiunto un carattere e un calore impareggiabili.
Fresca e croccante ma sempre dotata di una piacevole morbidezza e di buon corpo, la Barbera è forse il vitigno autoctono italiano più rappresentativo, più naturalmente abbinabile alla gastronomia regionale dello Stivale. Si esprime grandiosamente in Piemonte, tra Langhe, Astigiano e Monferrato, dove è un po' messa in ombra dal nobilissimo Nebbiolo: un tempo, qui, le due uve condividevano i migliori appezzamenti, ormai in larga parte riservati solo al “capo”. Eppure la Barbera trova spazio sempre più ampio sia come compagna a tavola, anche frizzante, sia come grande vino fermo da degustazione, specie se proveniente da cru come quelli di Nizza Monferrato, storicamente vocati al vitigno. Storie, appunto, che come quella di Giacomo Bologna, capostipite di Braida, hanno riportato, con tenacia e lungimiranza, la Barbera in cima alla piramide qualitativa piemontese. Straordinarie Barbera, ora fragranti ora di eccellente struttura, nascono anche fra Piemonte, Lombardia ed Emilia, da Tortona all'Oltrepò sino ai Colli Piacentini. Un comprensorio forse meno conosciuto, tradizionalmente orientato agli uvaggi, ma in grado di sfornare una Barbera in purezza molto territoriale e di carattere, talvolta d'autore, come da Walter Massa o a Cigognola.