Paese di destinazione:
Italia
Lingua
CARRELLO
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Vino di Veronese

Detto con un’espressione molto brutta ma che appartiene alla legislazione del vino italiano, Veronese è la denominazione “di ricaduta” che include i vini prodotti in tutta la provincia di Verona e che, per vari motivi, non possono rientrare nelle denominazioni più prestigiose della regione, come Valpolicella e Soave. Gli appassionati conoscono soprattutto singoli prodotti d’eccellenza che appartengono a questa indicazione geografica, e che hanno premiato negli anni con un grande successo commerciale. Vini pronti, immediati e di beva? Anche, ma non solo.

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Veronese

Detto con un’espressione molto brutta ma che appartiene alla legislazione del vino italiano, Veronese è la denominazione “di ricaduta” che include i vini prodotti in tutta la provincia di Verona e che, per vari motivi, non possono rientrare nelle denominazioni più prestigiose della regione, come Valpolicella e Soave. Gli appassionati conoscono soprattutto singoli prodotti d’eccellenza che appartengono a questa indicazione geografica, e che hanno premiato negli anni con un grande successo commerciale. Vini pronti, immediati e di beva? Anche, ma non solo.

Anzitutto, la IGT Veronese insiste su un territorio che da due millenni fa la storia del vino veneto e italiano in generale. Le prime coltivazioni della vite in zona si attribuiscono infatti alla civiltà paleoveneta o a quella etrusco-retica che fiorì tra il VII e il V secolo a.C. e che persistette durante la dominazione romana. Ancora oggi, accanto a vitigni storici e autoctoni come garganega e trebbiano di Soave per i bianchi e corvina, corvinone, oseleta e molinara per i rossi, si coltivano anche quelli internazionali che qui hanno trovato ottime condizioni di clima e di terreno.

Inutile dire che climi e suoli variano dal quasi-mediterraneo delle zone del Garda a quello continentale e fresco delle aree collinari, così come dai suoli vulcanici del Soave a quelli calcareo-marnosi della Valpolicella. L’area di produzione dei vini IGT Veronese copre infatti l’intera fascia pedemontana della provincia, estendendosi dal lago di Garda a ovest fino alla provincia di Vicenza a est.

Anche se la zona è costituita da una serie di vallate e di colline molto eterogenee pedoclimaticamente, si può in generale dire che, grazie alla protezione della catena montuosa dei Lessini a nord, alla vicinanza del lago di Garda e all’esposizione a sud dei terreni collinari e di fondovalle, il clima è complessivamente mite e non troppo piovoso, avvicinandosi soprattutto nella bassa collina e nel fondovalle a quello mediterraneo.

I suoli della provincia di Verona sono costituiti sia dalla disgregazione di formazioni calcareo-dolomitiche, sia da basalti e da depositi morenici e fluviali anche di origine vulcanica che determinano un diverso apporto idrico alla vite nei vari stadi di sviluppo e crescita dell'apparato fogliare e durante la fase di maturazione dell'uva: in sostanza, si tratta dei mitici suoli che regalano, verso est, i grandi bianchi minerali e sapidi del Soave e, verso ovest, i mitici rossi strutturati e longevi della Valpolicella.

Il Rosso Veronese giovane è un vino fine, dal colore rosso rubino, dal profumo vinoso, sottile, con toni fruttati talvolta di ciliegia e rosa, dal sapore fresco, da secco o amabile e morbido, piacevolmente tannico, talvolta con sentori amarognoli. Non si esclude però un affinamento in legno, oppure anche la vinificazione, in stile Valpolicella, di uve precedentemente sottoposte ad appassimento; si ottiene così un vino rosso passito veronese.

Possono appartenere alla IGT Veronese rossi che, prodotti nel nobile terroir della Valpolicella, non rientrano della DOC in quanto realizzati con uve internazionali come il cabernet e il merlot (ma anche con uve italiane non contemplate nel disciplinare della DOC), oppure con tecniche di vinificazione molto agili, che ne preservano vinosità e fragranza. Sono Rosso Veronese anche vini in stile Amarone o Ripasso, come il Campofiorin o Palazzo della Torre, oppure rossi da uve autoctone in purezza, come la corvina Jema di Cesari, poiché le DOC della Valpolicella ammettono soltanto gli assemblaggi storici del territorio.

Il vino bianco veronese si caratterizza per la complessità dei profumi e presenta un colore dal giallo paglierino a volte con riflessi verdognoli, al giallo carico a seconda del vitigno. Questi vini presentano una buona struttura accompagnata da un’eccellente sapidità con un finale fresco e persistente, anche se sempre di ottima beva. Anche in questo, rientrano bianchi prodotti o nella zona della Valpolicella, terra prevalentemente vocata ai rossi, oppure nell’areale del Soave ma con uve internazionali oppure autoctone non previste, in purezza, dal disciplinare della DOC: è il caso del trebbiano di Soave Massifitti di Suavia.