Vino di Passito di Pantelleria DOC
Patrimonio dell'Umanità UNESCO, il Passito di Pantelleria, con le caratteristiche vigne storiche di Zibibbo ad alberello incastonate nei cunei protettivi scavati nel suolo vulcanico dell'isola a protezione dai venti più severi, rappresenta indubbiamente il vino dolce italiano più conosciuto al mondo. Nettare mitico con cui la dea Tanit avrebbe sedotto Apollo, il Passito di Pantelleria moderno è un vino che incarna il perfetto equilibrio fra la rotondità polposa, grassa e vellutata di un grande vino dolce e solare del Sud e la freschezza tagliente e verticale regalata dalla mineralità vulcanica del territorio.
De Bartoli Passito di Pantelleria Bukkuram Padre della Vigna 2019 (0,5 L)
Carole Bouquet Passito di Pantelleria Sangue d'Oro 2021 (0,5 L)
Murana Passito di Pantelleria Martingana 2010 (0,5 L)
Donnafugata Passito di Pantelleria Ben Ryé 2021
Pellegrino Passito di Pantelleria Nes 2020 (0,5 L)
Pellegrino Passito di Pantelleria 2016 (0,5 L)
De Bartoli Passito di Pantelleria Bukkuram Sole d'Agosto 2022
Ferrandes Passito di Pantelleria 2018 (0,37 L)
Murana Passito di Pantelleria Kamma 2009 (0,5 L)
Murana Passito di Pantelleria Mueggen 2015 (0,5 L)
Murana Passito di Pantelleria 2010 (0,5 L)
Murana Passito di Pantelleria Turbè 2010
Passito di Pantelleria DOC
Patrimonio dell'Umanità UNESCO, il Passito di Pantelleria, con le caratteristiche vigne storiche di Zibibbo ad alberello incastonate nei cunei protettivi scavati nel suolo vulcanico dell'isola a protezione dai venti più severi, rappresenta indubbiamente il vino dolce italiano più conosciuto al mondo. Nettare mitico con cui la dea Tanit avrebbe sedotto Apollo, il Passito di Pantelleria moderno è un vino che incarna il perfetto equilibrio fra la rotondità polposa, grassa e vellutata di un grande vino dolce e solare del Sud e la freschezza tagliente e verticale regalata dalla mineralità vulcanica del territorio.
La salsedine e la piovosità pressoché assente nella stagione estiva permettono allo Zibibbo pantesco di giungere a piena maturazione già ad agosto. Viene però vendemmiato a settembre, già surmaturo, e destinato all'appassimento nei classici graticci esposti al sole. Qui rimane per alcune settimane, in attesa che la concentrazione di profumi e zuccheri tocchi il proprio apice e regali, dopo la pressatura, sensazioni emozionanti. Tradizionalmente (ma questa pratica è tuttora attuata nei prodotti migliori) il mosto di uve passite veniva mescolato con mosti di Zibibbo fresco, per accentuare il nerbo del vino e armonizzarne ancor meglio la morbidezza.
La denominazione include anche un Passito Liquoroso, che prevede la fortificazione del prodotto tipico con alcol aggiunto, e soprattutto un interessantissimo Zibibbo secco, che costituisce la nuova frontiera della sperimentazione enologica pantesca.