Vino di Sardegna
Quella sarda è una delle realtà vitivinicole più affascinanti d'Italia. La varietà delle colture e dei suoli, oltre che dei climi e dei meravigliosi paesaggi, rende quest'isola un patrimonio straordinario anche sotto il profilo enologico. Negli ultimi anni la produzione di vini sardi di qualità è aumentata considerevolmente, diversificandosi in modo eccezionale e offrendo, fra tradizione e innovazione, perle enologiche ormai ricercatissime.
Santadi Vermentino di Sardegna Cala Silente 2023
Sedilesu Cannonau di Sardegna Mamuthone 2021
BIO
Santadi Vermentino di Sardegna Villa Solais 2023
Sella & Mosca Vermentino Cala Reale 2021
Tenute Gregu Cannonau di Sardegna Animosu 2017
Tondini Colli del Limbara Siddaju 2011
Contini Vernaccia di Oristano Antico Gregori (0,37 L)
Sardegna
Quella sarda è una delle realtà vitivinicole più affascinanti d'Italia. La varietà delle colture e dei suoli, oltre che dei climi e dei meravigliosi paesaggi, rende quest'isola un patrimonio straordinario anche sotto il profilo enologico. Negli ultimi anni la produzione di vini sardi di qualità è aumentata considerevolmente, diversificandosi in modo eccezionale e offrendo, fra tradizione e innovazione, perle enologiche ormai ricercatissime.
Vini bianchi sardi? La zona settentrionale dell'isola, con il Sassarese e la Gallura, è terra dai suoli calcarei e ferrosi: terra, dunque, da grandi vini minerali, come il Vermentino di Sardegna, che qui assume una profondità e una sapidità uniche, e il Torbato, tipico della stupenda Alghero e ormai riconosciuto fra i più promettenti bianchi italiani, peraltro con uno strepitoso rapporto qualità/prezzo.
La Sardegna centrale è la Sardegna del Cannonau, il grande rosso isolano. Un vino sardo di carattere e territorialità magiche, una grenache che ha fatto innamorare personalità come Gabriele d'Annunzio, e che beneficia dei meravigliosi terreni calcareo-argillosi dell'Ogliastra da Jerzu a Oliena, la zona classica del vitigno, tipicamente coltivata ad alberello. Un vino carico, deciso ma carezzevole, tanto più oggi sovente affinato in legno, e dunque incredibilmente longevo.
Oltre l'Oristanese, terra di grandi vernacce con sentori liquorosi tradizionalmente affinate con velo de flor, si distende il Cagliaritano, con suoli più semplici e poco fertili, che si distingue per la realizzazione di vini immediati, pronti e da aperitivo, dalla straordinaria pulizia e di grande charme, come i bianchi Nasco, interessantissimo anche in versione dolce, e Nuragus e, ma più a Nord, il rosso Cagnulari.
Ma non mancano, in regione, altri grandi rossi da importanti soddisfazioni: il Monica, che rimane comunque fruttato e garbato, e soprattutto il raffinato Carignano, più sottile ed elegante del Cannonau, che per eccellenza regionale è a un'incollatura, e ormai non è da meno nei riconoscimenti internazionali. E' noto in Spagna come Cariñena, a riprova della forte sintonia vitivinicola tra Sardegna e penisola iberica, che si concretizza anche con altre uve, dal Bovale allo stesso Cannonau, disegnando, complice la diffusione del Vermentino in Liguria e Toscana, uno splendido arco di tutta la viticoltura mediterranea, di cui l'isola dei quattro mori rappresenta il centro ideale.