Vino di Molise

La "regione che non esiste", secondo alcuni. Un patrimonio enogastronomico tipico e originale, secondo altri. Certo, i numeri del Molise del vino, regione che fino a qualche decennio fa era parte integrante degli Abruzzi, sono ridotti. Ma la ricchezza dei terroir, da quello marittimo della costa adriatica a quello vulcanico delle propaggini regionali più interne, è innegabile. I terreni marnosi e argillosi che caratterizzano gran parte del vigneto molisano, peraltro, dagli antichi Pentri ai giorni nostri vantano una storia pregiata e apprezzata.

Il Molise è interessato sostanzialmente da un'unica grande DOC regionale. Questa comprende tutto il patrimonio ampelografico della piccola regione. I vini rossi più caratterizzati sono a base Montepulciano, Aglianico e Sangiovese, grandi vitigni che confermano la grande vocazione di questo territorio. Il grande autoctono è la Tintilia, tanto da costituire, tecnicamente, una denominazione indipendente. Si tratta di un vitigno un po' rustico, ricco di colore, aromi e tannini, in grado di stupire negli anni.

Tra i vini bianchi, spiccano nella DOC Molise il Trebbiano e la Falanghina, sempre in continuità con le più grandi regioni limitrofe. Lo stesso ventaglio di vitigni è condiviso dalla DOC Biferno, che occupa ridotte porzioni della parte orientale della regione. Interessante è una versione tipica del Moscato Bianco, anche passito o vendemmiato tardivamente, di delicata dolcezza e bel finale ammandorlato.