Vino di Friuli Colli Orientali DOC
La denominazione più nota e consistente del Friuli-Venezia Giulia insiste su un ampio territorio marnoso-arenaceo ai confini con la Slovenia, con cui si trova in sostanziale continuità anche vitivinicola. I terreni grigi e giallastri che contraddistinguono questo comprensorio collinare presenta vaste superfici con esposizioni meridionali: aspetto che, unitamente alla protezione alpina dalle correnti fredde, contribuisce a creare le condizioni ideali per la vite.
Specogna Friuli Colli Orientali Chardonnay 2019
Tunella Friuli Colli Orientali Chardonnay 2019
Bastianich Friuli Colli Orientali Pinot Gris 2020
Livio Felluga Friuli Colli Orientali Dolce 2014 (0,5 L)
Casella Friuli Colli Orientali Ribolla Gialla 2018
Dri Friuli Colli Orientali Merlot 2014
Ronco del Gnemiz Sauvignon Salici 2020
La Roncaia Friuli Colli Orientali Ribolla 2018
Dri Pignolo Monte dei Carpini 2014
Rocca Bernarda Friuli Colli Orientali Merlot 2017
Arzenton Friuli Colli Orientali Cabernet 2018
Ronchi di Cialla Verduzzo di Cialla 2015 (0,37 L)
Friuli Colli Orientali DOC
La denominazione più nota e consistente del Friuli-Venezia Giulia insiste su un ampio territorio marnoso-arenaceo ai confini con la Slovenia, con cui si trova in sostanziale continuità anche vitivinicola. I terreni grigi e giallastri che contraddistinguono questo comprensorio collinare presenta vaste superfici con esposizioni meridionali: aspetto che, unitamente alla protezione alpina dalle correnti fredde, contribuisce a creare le condizioni ideali per la vite.
Caratterizzato dal tipico "flysch di Cormons", sostrato marno-arenaceo di origine marina, il comprensorio dei Colli Orientali costituisce l'anima del vino regionale, costellato di vitigni tanto internazionali quanto autoctoni. Fra i primi, se si distinguono Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio e persino un diffuso Riesling, la palma va probabilmente al Sauvignon, che sa regalare sensazioni minerali molto territoriali e, se affinato in legno, una gradevolissima e longeva morbidezza vanigliata.
Tra i bianchi autoctoni spiccano la Ribolla Gialla, fragrante, delicata e floreale, e il Friulano, più austero e minerale e di pregevole tenuta nel tempo. Il Verduzzo e il Picolit, che danno ormai costanti risultati vinificati secchi, regalano sensazioni straordinarie in vendemmia tardiva o in appassimento.
Meno sugli scudi ma di ottimo standard qualitativo anche i rossi. Tra gli internazionali, il Friuli è da sempre un eccellente produttore di Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, vivaci, erbacei, di ottima personalità e dediti all'affinamento. Non pochi, e di non scarsa autorevolezza, gli autoctoni. Il più noto è forse il Refosco dal peduncolo rosso, dai profumi fruttati, di sottobosco ed erbe aromatiche, con sapore deciso, leggermente tannico e gradevolmente amaricante. Poi lo Schioppettino, un tempo leggermente effervescente, ora ancora giovane e vivace, purpureo, fragrante, asprigno. Il più strutturato è il Pignolo, profondo e longevo, di buon tannino, mentre il più ruvido è il Tazzelenghe, aspro e verticale, per palati esigenti e stravaganti, amanti dei sapori estremi e dei vitigni da riscoprire.
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