Vino di Colli Piacentini DOC
Viticoltura storicamente centrale per la regione, quella dei Colli Piacentini include oggi oltre l'80% di prodotto di qualità, con denominazione. Territorio al crocevia tra Oltrepò Pavese e Piemonte, da cui la viticoltura locale deriva, i Colli Piacentini beneficiano di climi costanti, di tipo prevalentemente continentale, e di buone esposizioni in dolce declivio.
Castello di Luzzano Ortrugo Frizzante Ortrug 2018
Castello di Luzzano Malvasia Tasto di Seta 2016
Colli Piacentini DOC
Viticoltura storicamente centrale per la regione, quella dei Colli Piacentini include oggi oltre l'80% di prodotto di qualità, con denominazione. Territorio al crocevia tra Oltrepò Pavese e Piemonte, da cui la viticoltura locale deriva, i Colli Piacentini beneficiano di climi costanti, di tipo prevalentemente continentale, e di buone esposizioni in dolce declivio.
Le denominazione valorizza un complesso patrimonio di vitigni autoctoni e internazionali, in parte coincidenti con il panorama oltrepadano della Lombardia. Vitigno aromatico principe è senz'altro la Malvasia di Candia aromatica, vinificata sia in purezza, per bianchi freschi e profumati, sia in uvaggio con Trebbiano e Ortrugo, a comporre prodotti, non di rado frizzanti, di pronta e piacevole beva, come il Trebbianino Val Trebbia e il Monterosso Val d'Arda.
L'Ortrugo è il vitigno bianco più rappresentativo dei Colli Piacentini. Etimologicamente "altra uva", è infatti un vitigno piuttosto neutro, un tempo usato come taglio o prodotto di semplice accompagnamento. Oggi, anche frizzante o spumante, spesso verdolino e amaricante, costituisce invece una DOC a sé stante, che ne valorizza la tipicità.
Il Colli Piacentini rosso è generalmente un uvaggio simile a quello dei rossi dell'Oltrepò Pavese, con la Croatina e la Barbera sugli scudi. Ma il rosso più rappresentativo dei Colli è certamente il Gutturnio, solitamente inteso come vino frizzante, fruttato e di pronta beva, magari con leggero residuo zuccherino, ma ormai abitualmente vinificato secco, fermo e sovente affinato in cantina, anche in legno. Vitigno piuttosto tannico, capace di una personalità insospettabile, deve il nome a una coppa vinifera di età romana trovata in questi luoghi nel 1878 e chiamata, appunto, "gutturnium".
Tra i vitigni internazionali, i Colli Piacentini alimentano soprattutto Chardonnay, Pinot Grigio, Sauvignon, Cabernet Sauvignon e Pinot Nero. Una chicca? Il Vin Santo: da Malvasia di Candia oppure da antichi vitigni-reperto della Val Nure, in queste terre, dopo un lungo affinamento ossidativo in piccole botti, si presenta ambrato, caramellato e di altissima concentrazione. Una rarità che merita la visita a Villa Barattieri o al Castello di Vigoleno.
- Strada Val Nure 3 29122 Piacenza
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