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Vino di Colli Piacentini DOC

Viticoltura storicamente centrale per la regione, quella dei Colli Piacentini include oggi oltre l'80% di prodotto di qualità, con denominazione. Territorio al crocevia tra Oltrepò Pavese e Piemonte, da cui la viticoltura locale deriva, i Colli Piacentini beneficiano di climi costanti, di tipo prevalentemente continentale, e di buone esposizioni in dolce declivio.

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Colli Piacentini DOC

Viticoltura storicamente centrale per la regione, quella dei Colli Piacentini include oggi oltre l'80% di prodotto di qualità, con denominazione. Territorio al crocevia tra Oltrepò Pavese e Piemonte, da cui la viticoltura locale deriva, i Colli Piacentini beneficiano di climi costanti, di tipo prevalentemente continentale, e di buone esposizioni in dolce declivio.

Le denominazione valorizza un complesso patrimonio di vitigni autoctoni e internazionali, in parte coincidenti con il panorama oltrepadano della Lombardia. Vitigno aromatico principe è senz'altro la Malvasia di Candia aromatica, vinificata sia in purezza, per bianchi freschi e profumati, sia in uvaggio con Trebbiano e Ortrugo, a comporre prodotti, non di rado frizzanti, di pronta e piacevole beva, come il Trebbianino Val Trebbia e il Monterosso Val d'Arda.

L'Ortrugo è il vitigno bianco più rappresentativo dei Colli Piacentini. Etimologicamente "altra uva", è infatti un vitigno piuttosto neutro, un tempo usato come taglio o prodotto di semplice accompagnamento. Oggi, anche frizzante o spumante, spesso verdolino e amaricante, costituisce invece una DOC a sé stante, che ne valorizza la tipicità.

Il Colli Piacentini rosso è generalmente un uvaggio simile a quello dei rossi dell'Oltrepò Pavese, con la Croatina e la Barbera sugli scudi. Ma il rosso più rappresentativo dei Colli è certamente il Gutturnio, solitamente inteso come vino frizzante, fruttato e di pronta beva, magari con leggero residuo zuccherino, ma ormai abitualmente vinificato secco, fermo e sovente affinato in cantina, anche in legno. Vitigno piuttosto tannico, capace di una personalità insospettabile, deve il nome a una coppa vinifera di età romana trovata in questi luoghi nel 1878 e chiamata, appunto, "gutturnium".

Tra i vitigni internazionali, i Colli Piacentini alimentano soprattutto Chardonnay, Pinot Grigio, Sauvignon, Cabernet Sauvignon e Pinot Nero. Una chicca? Il Vin Santo: da Malvasia di Candia oppure da antichi vitigni-reperto della Val Nure, in queste terre, dopo un lungo affinamento ossidativo in piccole botti, si presenta ambrato, caramellato e di altissima concentrazione. Una rarità che merita la visita a Villa Barattieri o al Castello di Vigoleno.

Cantine emblematiche