Vino di Vesuvio DOC
Comprensorio che ha vissuto e vive alterne vicende in fatto di valorizzazione qualitativa del prodotto, quello del Vesuvio è in realtà un territorio dalle straordinarie potenzialità. I terreni vulcanici, specialmente sul versante orientale del vulcano, godono infatti di un'esposizione perfettamente soleggiata, che riceve dal mare ulteriore mitigazione e ulteriore salinità.
Feudi di San Gregorio Lacryma Christi Bianco 2022
Feudi di San Gregorio Lacryma Christi Rosso 2021
Vesuvio DOC
Comprensorio che ha vissuto e vive alterne vicende in fatto di valorizzazione qualitativa del prodotto, quello del Vesuvio è in realtà un territorio dalle straordinarie potenzialità. I terreni vulcanici, specialmente sul versante orientale del vulcano, godono infatti di un'esposizione perfettamente soleggiata, che riceve dal mare ulteriore mitigazione e ulteriore salinità.
Vulcanici, ma di buona struttura e discreta morbidezza, non di rado a piede franco e sempre più spesso oggetto di una sperimentazione biologico-naturale, i vini del Vesuvio sono sia bianchi sia rossi. Tra i rossi prevale il Piedirosso, di buona struttura, autoctono e con profumi di apprezzabile ampiezza. Tra i bianchi spicca certamente il Coda di Volpe, un vitigno così denominato per la caratteristica forma del grappolo, semplice ma piacevole e di buona acidità.
La tipologia superiore di questi vini, con rese più basse ottenute da uve più mature, assume la denominazione di Lacryma Christi. Si narra che Lucifero, rubato un pezzo di Paradiso per farne in Terra il golfo di Napoli, fu cacciato da Dio e scagliato nel Vesuvio. Cristo stesso pianse la perdita dell'angelo che era stato il più bello e il più buono, e una sua lacrima cadde proprio tra le lave del Vesuvio, facendone miracolosamente germogliare rigogliose viti.