Vino di Taurasi DOCG
A parte il Vulture, non c'è luogo nel Meridione d'Italia in cui l'Aglianico si esprima magnificamente come a Taurasi e nelle colline circostanti. Marne, argille, sedimenti vulcanici ma anche calcarei costituiscono un terroir tanto vario quanto strepitoso, in cui recenti studi hanno individuato numerosi cru che, debitamente vinificati in modo separato, stanno dando a questo re dei grandi rossi italiani una veste di eccezionale eleganza e straordinaria opulenza.
Feudi di San Gregorio Taurasi Riserva Piano di Montevergine 2016
Taurasi DOCG
A parte il Vulture, non c'è luogo nel Meridione d'Italia in cui l'Aglianico si esprima magnificamente come a Taurasi e nelle colline circostanti. Marne, argille, sedimenti vulcanici ma anche calcarei costituiscono un terroir tanto vario quanto strepitoso, in cui recenti studi hanno individuato numerosi cru che, debitamente vinificati in modo separato, stanno dando a questo re dei grandi rossi italiani una veste di eccezionale eleganza e straordinaria opulenza.
In questo angolo a tratti impervio dell'Irpinia, dove prevale la spalliera bassa fra le tecniche di allevamento, si eleva un Aglianico che, da disciplinare, sosta almeno tre anni in cantina. Periodo che la maggior parte dei produttori fa trascorrere al vino in grandi recipienti di legno, e che molto spesso, specie per la tipologia Riserva, viene ampiamente e giustamente superato.
Granato di un fascino sensazionale, il Taurasi, al naso, è ampio, con profumi che spaziano dalla confettura di frutti rossi al pepe nero, dalla liquirizia al tabacco, dal minerale all'etereo. Imponente e di gran massa, al sorso esibisce un'eleganza di gran classe, sorretta da una buona morbidezza e dallo spiccato tannino. Vino da grandi abbinamenti, se non da meditazione, merita di essere atteso, poiché implica la stessa longevità dei grandi rossi settentrionali.
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