Tipo | Confezione |
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Allergeni | Contiene solfiti |
Selezione Club Vinissimus Aprile 2021
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Trittico di uve
La Spagna è la terra della garnacha e del tempranillo, pregiate varietà anima di moltissimi rossi spagnoli. Non bisogna tuttavia dimenticare gli altri vitigni autoctoni a bacca rossa che compongono il ricco patrimonio ampelografico di questo paese e che, pur vantando una qualità straordinaria, per qualche inspiegabile ragione non godono di altrettanta popolarità. Perciò, questa volta abbiamo deciso di orientare la nostra scelta su tre di queste eccellenti uve: prieto picudo, bobal e graciano.
La prima, la prieto picudo, è originaria della provincia castigliana di León: dopo la grande popolarità raggiunta nel XVII secolo, per vari motivi il suo prestigio è andato via via scemando. Grazie all'ottima acidità è stata impiegata per diverso tempo nella produzione di vini rosati e frizzanti, mentre oggi la prieto picudo dà vita anche a straordinari rossi dal profilo fresco e fruttato.
La bobal è una delle grandi uve a bacca rossa originarie del Levante spagnolo, ed è diffusa anche in altre aree del paese, come nella comunità autonoma di Castiglia-La Mancia. Offre vini dalla vivida lucentezza cromatica, anche dopo l'affinamento in legno. I suoi aromi sono floreali ed erbacei, fruttati e speziati; in bocca mostra struttura e una grande armonia.
Da ricordare infine il vitigno graciano, presumibilmente originario delle attuali province di La Rioja e Navarra. I suoi piccoli acini regalano vini dal colore intenso, dotati di buona acidità e vis tannica, oltre che di un'importante gradazione alcolica. Quando i produttori sono tanto saggi da non sono assemblarli con altre varietà, danno vita a bottiglie memorabili.
È giunto il momento di scoprire, senza ulteriore indugio, questo splendido trittico di uve.