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Selezione Club Vinissimus Giugno2021

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CF+SB=CS non è un’equazione matematica

CF+SB=CS non è un'equazione matematica ma una semplice formula che illustra la scoperta fatta da Bowers e Meredith nel 1997: il famoso vitigno cabernet sauvignon discende da cabernet franc e sauvignon blanc. L'incrocio avvenne, in modo del tutto casuale, circa 600 anni fa (300 secondo altri esperti), nella zona di Bordeaux. Ne nacque un'uva che porta, in una fiera sintesi, il nome dei progenitori.

In paesi come la Spagna e l'Italia la coltivazione del cabernet franc, vitigno originario del sud-est della Francia, è cresciuta negli ultimi anni in modo esponenziale. I suoi grappoli dalla forma conica, piccoli e compatti, custodiscono acini rotondi dal colore nero-violaceo. Più vigoroso e produttivo rispetto al cabernet sauvignon, sa dare vini soavi e immediati.

Le origini della varietà sauvignon blanc si ritrovano verosimilmente nella Loira. Il suo nome, fusione delle parole sauvage e vignon, è un chiaro riferimento alla domesticazione di quella che fu un tempo un'uva selvatica. Regala vini secchi di grande aromaticità, gustosi nettari dolci e bianchi affinati in legno. Germoglia tardi ma è un vitigno dalla maturazione precoce e per questo preferisce le regioni fresche, proprio come i suoi stretti familiari a bacca rossa.

Il cabernet sauvignon ha acini dalla buccia spessa. Questa caratteristica incide sulla resa per pianta, inferiore a quella di altre varietà proprio per la diversa proporzione tra polpa e bucce. In compenso sa regalare vini dalla straordinaria intensità cromatica; gli splendidi aromi primari dell'uva e la solida impalcatura tannica consentono lunghi periodi di affinamento in legno. Le grandi doti di questo vitigno hanno fatto sì che la sua coltivazione si estendesse in ogni angolo del mondo.

L'assaggio di tre monovarietali diversi, ottenuti rispettivamente da uve cabernet franc, sauvignon blanc e cabernet sauvignon, offrirà l'occasione di apprezzarne i punti in comune. Potremo andare con la mente al tempo lontano in cui quelle viti, allora selvatiche, si incontrarono per puro caso dando vita al tanto apprezzato cabernet sauvignon.

Scheda tecnica

TipoConfezione
AllergeniContiene solfiti

Il vino

CF+SB=CS non è un’equazione matematica

CF+SB=CS non è un'equazione matematica ma una semplice formula che illustra la scoperta fatta da Bowers e Meredith nel 1997: il famoso vitigno cabernet sauvignon discende da cabernet franc e sauvignon blanc. L'incrocio avvenne, in modo del tutto casuale, circa 600 anni fa (300 secondo altri esperti), nella zona di Bordeaux. Ne nacque un'uva che porta, in una fiera sintesi, il nome dei progenitori.

In paesi come la Spagna e l'Italia la coltivazione del cabernet franc, vitigno originario del sud-est della Francia, è cresciuta negli ultimi anni in modo esponenziale. I suoi grappoli dalla forma conica, piccoli e compatti, custodiscono acini rotondi dal colore nero-violaceo. Più vigoroso e produttivo rispetto al cabernet sauvignon, sa dare vini soavi e immediati.

Le origini della varietà sauvignon blanc si ritrovano verosimilmente nella Loira. Il suo nome, fusione delle parole sauvage e vignon, è un chiaro riferimento alla domesticazione di quella che fu un tempo un'uva selvatica. Regala vini secchi di grande aromaticità, gustosi nettari dolci e bianchi affinati in legno. Germoglia tardi ma è un vitigno dalla maturazione precoce e per questo preferisce le regioni fresche, proprio come i suoi stretti familiari a bacca rossa.

Il cabernet sauvignon ha acini dalla buccia spessa. Questa caratteristica incide sulla resa per pianta, inferiore a quella di altre varietà proprio per la diversa proporzione tra polpa e bucce. In compenso sa regalare vini dalla straordinaria intensità cromatica; gli splendidi aromi primari dell'uva e la solida impalcatura tannica consentono lunghi periodi di affinamento in legno. Le grandi doti di questo vitigno hanno fatto sì che la sua coltivazione si estendesse in ogni angolo del mondo.

L'assaggio di tre monovarietali diversi, ottenuti rispettivamente da uve cabernet franc, sauvignon blanc e cabernet sauvignon, offrirà l'occasione di apprezzarne i punti in comune. Potremo andare con la mente al tempo lontano in cui quelle viti, allora selvatiche, si incontrarono per puro caso dando vita al tanto apprezzato cabernet sauvignon.

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