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Solaria
A Montalcino, e nel mondo del vino italiano in generale, una come Patrizia Cencioni, se non ci fosse, bisognerebbe inventarla. Dire che la sua è un’azienda al femminile sarebbe riduttivo:...
Anno di fondazione | 1989 |
Enologo | Patrizia Cencioni |
Vigneto proprio: | 9 / ha |
Produzione annuale | 35.500 bottiglie |
Paese | |
Regioni | |
Uve |
Vino di Solaria
Patrizia Cencioni Brunello di Montalcino 2017
Solaria
A Montalcino, e nel mondo del vino italiano in generale, una come Patrizia Cencioni, se non ci fosse, bisognerebbe inventarla. Dire che la sua è un’azienda al femminile sarebbe riduttivo: coglieremmo solo una piccola parte dell’entusiasmo, della creatività e della fatica che supportano la storia di Solaria. L’azienda nasce negli anni Ottanta, ma ha una storia ancor più lunga, dato che il nonno di Patrizia, Giuseppe, fu negli anni Cinquanta tra i fondatori del Consorzio del Brunello di Montalcino.
Sole, maturazione, cura delle uve e un patrimonio infinito di idee sono le parole-chiave dello stile Solaria. Ma questo è un Brunello che nasce soprattutto dal lavoro di squadra di una famiglia che si sporca le mani con la terra, a trecentosessanta gradi. Patrizia ha scommesso tutto su vigneti collocati nel quadrante sud-est della DOCG, lungo un altopiano naturale a 300 metri sul livello del mare, riparato dai venti freddi dell'est dal Monte Amiata e da quelli del nord dalla collina di Montalcino.
Parliamo quindi di un microclima raro, esclusivo, che insieme al suolo dà al sangiovese corpo e profondità, oltre alla proverbiale acidità. La vigna, circa 10 ettari in totale, è allevata nel rispetto assoluto della biodiversità. La cantina è stata ammodernata e adibita anche alla ricezione, con basso impatto ambientale. Ci lavorano anche Annalisa e Arianna, le figlie di Patrizia, e suo marito Giampiero.
Dopo la scomparsa improvvisa di papà Franco, Patrizia, appena diciannovenne, ha assunto la guida di Solaria, imbottigliando nel 1993 la sua prima etichetta. Lasciare i sogni da adolescente per un progetto di viticoltura tutta manuale è stata la sua scommessa vincente. Patrizia oggi è considerata un personaggio-simbolo a Montalcino, una produttrice affidabile, costante e consapevole.