- Contrada Rampante Frazione Solicchiata, Castiglione di Sicilia (CT)
- 348/4037792
- info@pietradolce.it
- http://www.pietradolce.it/
Pietradolce
L'azienda di Michele Faro, pioniere della viticoltura sul versante settentrionale dell'Etna, parla attraverso le etichette. La linea dei vini classici presenta infatti una composizione astratta che...
Enologo | Michele Faro |
Vigneto proprio: | 13 / ha |
Produzione annuale | 28.000 bottiglie |
Paese | |
Regioni | |
Uve |
Vino di Pietradolce
Pietradolce
L'azienda di Michele Faro, pioniere della viticoltura sul versante settentrionale dell'Etna, parla attraverso le etichette. La linea dei vini classici presenta infatti una composizione astratta che allude alla forza distruttiva ma ordinata del vulcano; la linea dei cru riprende invece il tema della donna-vulcano, dirompente e incombente ma al tempo stesso fertile e generosa, focosa energia creatrice. È del resto questo rapporto simbiotico con la terra del vulcano che contraddistingue la filosofia produttiva di Pietradolce, capace da più di dieci anni di coniugare eleganza e territorialità su questi suoli così difficili ma così liberali.
L'azienda, che insiste su Contrada Rampante in prossimità di Passopisciaro, è impegnata nel completamento dei lavori per una cantina ultramoderna, un ipogeo in pietra lavica perfettamente integrato con il territorio, segnato dagli stupendi vigneti ad alberello che caratterizzano il secolare paesaggio circostante. La linea di Pietradolce, che merita ogni anno straordinari riconoscimenti nazionali e internazionali, è basata sui vitigni autoctoni dell'Etna, con un'impronta tradizionale.
Il cru Archineri regala sia un bianco da Carricante in purezza, solo acciaio, verticale e minerale di magica profondità, sia un rosso, 14 mesi di botte grande, intrigante per sentori balsamici e tannini ruvidi, precursori di un affinamento da protrarsi a lungo. Stessa sorte per il Rampante, anch'esso Nerello Mascalese in purezza, da altitudini che toccano i 1000 metri, capace di una sottigliezza impareggiabile. E poi il campione, Vigna Barbagalli, paradigma di finezza e armonia, avvolgenza e setosità, 20 mesi in botte grande e un anno in bottiglia da un cru di Rampante alto 900 metri punteggiato da viti a piede franco quasi centenarie. Una magia, che non deve offuscare i classici, fruttati ma graffianti, al tempo stesso conviviali e complessi.