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Picchioni
Azienda “Chiocciola” di Slow Food e ormai di gran lunga fra le più premiate in Oltrepò Pavese, quella di Andrea Picchioni è una delle più belle e sane realtà vitivinicole della Lombardia. Meticoloso in...
Anno di fondazione | 1988 |
Enologo | Andrea Picchioni |
Vigneto proprio: | 10 / ha |
Produzione annuale | 70.000 bottiglie |
Paese | |
Regioni | |
Uve |
Vino di Picchioni
Picchioni
Azienda “Chiocciola” di Slow Food e ormai di gran lunga fra le più premiate in Oltrepò Pavese, quella di Andrea Picchioni è una delle più belle e sane realtà vitivinicole della Lombardia. Meticoloso in vigna e oculato in cantina, protagonista di scelte attente, rigorose e pulite, Picchioni interpreta l'Oltrepò con vini spettacolari per la loro aderenza al territorio e alla tradizione, per la loro semplicità che, nel calice, si trasforma magicamente in una complessità sorprendente.
Situata a Canneto Pavese, cuore qualitativo del comprensorio, l'azienda è relativamente giovane. Nata negli anni Novanta, infatti, è cresciuta gradualmente, facendo tesoro dell'esperienza dei vignaioli del posto. La conversione al biologico, qui non è certo una moda, e Picchioni la considera con piglio pratico: qualità del prodotto e tutela del territorio vanno di pari passo.
In Valle Solinga, zona tra le più vocate in Oltrepò, Picchioni ha recuperato dall'abbandono alcuni dei “bricchi” migliori: vigneti situati su terreni spesso impervi e scoscesi, sciolti e ciottolosi, ma che beneficiano di esposizioni fantastiche. Uve perfettamente mature, dunque, ma allo stesso tempo sapide, minerali e verticali, quindi di grande eleganza.
Più interessato alla tradizione rossista dell'Oltrepò che alle più recenti mode spumantistiche, Picchioni conduce la propria gamma con coerenza e rigore. E non è un caso se le uve e i vini tipici del territorio (quelli che, con un'espressione ormai abusata, si direbbero “dei nonni”) sono i suoi cavalli di battaglia.
Ipazia, anzitutto, una Bonarda tipicamente frizzantina capace di regalare al tempo stesso brio, freschezza, frutto, personalità e struttura, giocando meravigliosamente fra acidità, tannino ruspante e lievissimo residuo zuccherino. Da Croatina in purezza come impone il galateo di una grande Bonarda, succosa e croccante. Cerasa, cru storico di Picchioni, è il Buttafuoco più tipico, versione ferma della Bonarda, per intenderci, fatto con le uve classiche del territorio: Croatina, Barbera e Ughetta. Solo cemento per l'affinamento, è un fantastico vino da tutto pasto.
E poi c'è il Riva Bianca, uno dei migliori vini rossi lombardi in assoluto. Croatina, Barbera e Ughetta di Val Solinga, dal cru più scosceso e ciottoloso. Almeno un anno in botte, è austero, irruento, di carattere. Ma anche vibrante, dinamico, a tratti elegante e carezzevole. Incredibilmente longevo, di spettacolare lunghezza. Eppure, a tavola, va giù con inaudita semplicità, specialmente con le tipicità lombarde.