- Località Bussia San Pietro 55, 12065 Monforte d'Alba (CN)
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Parusso
Dall'acquisto del primo vigneto nel 1901 a Castiglione Falletto, la famiglia Parusso ha percorso una meravigliosa strada in direzione dell'eccellenza. Quello, il vigneto di Gaspare, bisnonno di Marco...
Anno di fondazione | 1985 |
Enologo | Marco Parusso |
Vigneto proprio: | 23 / ha |
Produzione annuale | 125.000 bottiglie |
Paese | |
Regioni | |
Uve |
Vino di Parusso
Parusso
Dall'acquisto del primo vigneto nel 1901 a Castiglione Falletto, la famiglia Parusso ha percorso una meravigliosa strada in direzione dell'eccellenza. Quello, il vigneto di Gaspare, bisnonno di Marco oggi alla guida dell'Azienda, era ed è il Mariondino, perfettamente esposto ai raggi più caldi della sera. Adesso gli ettari si sono moltiplicati, ma lo spirito è rimasto quello di nonno Gaspare: lavoro sodo nel vigneto e vinificazioni di stampo tradizionale pur con significativi inserti modernisti. E così, alla fiera opulenza di Mariondino, si accosta ora l'eleganza sottile e inarrivabile di Bussia e del Coste di Monforte.
La cantina, in cui si riserva alle uve una sorprendente sosta di qualche giorno prima di procedere con la pigiatura, è solo l'approdo di una viticoltura sempre più rispettosa e integrata al territorio, che si avvia ormai in direzione della biodinamica: humus di alta qualità, inerbimenti selezionati, microrganismi speciali per ossigenare il terreno ne sono gli ingredienti fondamentali. Ne derivano Barolo schietti e decisi, ricchi e maturi, dal sapore talvolta arcaico e naturale, capaci di unire pienezza e versatilità.
Lunghe macerazioni e sprazzi ossidativi regalano una gamma ampia di Barolo d'eccezione, per palati fini e selezionati. Il Barolo d'annata è sempre esplosivo e fruttato, dal bel tannino nobile, complice l'apporto della barrique. Meno eloquente ma complesso e territoriale è il Mariondino, caldo e vegetale insieme, mentre opulento e succoso appare il Bussia, fruttato e balsamico. Armonico ed equilibrato, quasi un compromesso d'eccellenza, il Coste di Monforte, dal tannino levigato e di ottima beva.
Ma è sul fronte bianchista che i Parusso hanno maggiormente stupito negli ultimi anni. C'è un interessantissimo Nebbiolo Brut metodo classico bianco, e uno straordinario Sauvignon, il Rovella, ormai da tempo sugli scudi. E adesso, quasi a superare l'ottima gamma dei classici rossi autoctoni, tra cui svetta un dittico di strepitose Barbera come la Superiore e l'Ornati, un altro meraviglioso bianco, sempre da Sauvignon in purezza, più giovane e immediato del Rovella: irresistibile.