- Località Palombaro – Vaiano, 01024 Castiglione in Teverina (VT)
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Paolo e Noemia d'Amico
Suoli dritti e duri, ma una storia tenera. Paolo, famiglia di armatori, e Noemia, origini portoghesi, nel 1985 danno vita a una delle aziende agricole più originali e intraprendenti del Centro...
Anno di fondazione | 1985 |
Enologo | Guillaume Gelly |
Vigneto proprio: | 25 / ha |
Produzione annuale | 130.000 bottiglie |
Paese | |
Regioni | |
Uve |
Vino di Paolo e Noemia d'Amico
Paolo e Noemia D'Amico Cabernet Franc Atlante 2014
Paolo e Noemia d'Amico Notturno dei Calanchi 2016
Paolo e Noemia d'Amico
Suoli dritti e duri, ma una storia tenera. Paolo, famiglia di armatori, e Noemia, origini portoghesi, nel 1985 danno vita a una delle aziende agricole più originali e intraprendenti del Centro Italia. Paolo e Noemia d’Amico da allora hanno perseguito la comune passione per la vinificazione e hanno creato un catalogo pluripremiato di otto etichette biologiche, coltivate e prodotte al confine tra Umbria e Lazio. Nel cuore dell’Italia etrusca, una tenuta circondata da borghi tutelati dall’UNESCO, come Civita di Bagnoregio e Orvieto, con secoli di storia e architettura. Un luogo di eleganza discreta, il perfetto connubio tra lusso accogliente e moderno.
Una cantina parzialmente scavata nel tufo, roccia che conferisce ai vini una naturale mineralità, fa da controcanto al vigneto, circa 25 ettari coltivati a regime biologico. Questa zona vulcanica, tra Umbria e Lazio, tra Orvieto e i laghi della regione di Roma, viene interpretata da Paolo e Noemia con rossi di grande stoffa e sottile eleganza. Ne sono attori perfetti Atlante, un cabernet franc balsamico, terroso, speziato, dal sorso setoso e appagante, e il capolavoro Notturno dei Calanchi, un pinot nero che dopo un anno di barrique è tutto minealità, legno aromatico, sapidità e avvolgenza.
I bianchi, tipici e graffianti come il territorio, incarnano d'altro lato l'armonia vellutata di Paolo e Noemia, dalla perfetta vestibilità. Spicca lo chardonnay Calanchi di Vaiano, elegante, grintoso, di struttura e persistenza, capace di un lungo affinamento. E brilla, tra i piccoli, il Noe dei Calanchi, uvaggio molto tipico di grechetto, trebbiano e pinot grigio che unisce al manto floreale e vegetale un buon frutto e una pronunciata quanto fresca mineralità.