Marina Coppi
Vigne Marina Coppi nasce nel 2003 anche se tutto inizia nel 2000, anno in cui Francesco si riavvicina a Castellania per la passione della bici e per questi paesaggi naturali straordinari. Gli...
Anno di fondazione | 2003 |
Enologo | Gianfranco Cordero |
Vigneto proprio: | 4 / ha |
Produzione annuale | 25.000 bottiglie |
Paese | |
Regioni | |
Uve |
Vino di Marina Coppi
Marina Coppi
Vigne Marina Coppi nasce nel 2003 anche se tutto inizia nel 2000, anno in cui Francesco si riavvicina a Castellania per la passione della bici e per questi paesaggi naturali straordinari. Gli incontri con gli anziani del paese e l’amore per questa terra faranno scoccare la scintilla.
La superficie vitata è di pochi ettari, quelli di una piccola realtà familiare, e consente la coltivazione diretta delle uve puntando essenzialmente alla qualità. Il legame con la tradizione ha determinato la scelta dei vitigni per dare importanza all’unicità dei vini. I vigneti si trovano a oltre 400 metri di altitudine e in forte pendenza.
Il timorasso, con la sua storia radicata in queste terre a partire dal medioevo, è la varietà d’uva a bacca bianca che più rappresenta quest’angolo di Piemonte. La barbera, indiscussa regina tra le uve a bacca nera, è da sempre presente nel Tortonese. I vini sono la sintesi tra moderne tecniche di vinificazione e la cura e la competenza che solo chi ama e da sempre conosce queste vigne può dare.
La produzione si può definire artigianale e si aggira intorno alle 25000 bottiglie l’anno. Questo permette di seguire direttamente e con estrema cura ogni fase del lavoro di cantina, per ottenere vini che esprimono la personalità dell’uomo e la forza della terra.
Le scelte etiche con le quali Francesco Bellocchio affronta la gestione delle vigne e della cantina sono il passaggio necessario per ottenere uve e vini eccellenti. Anna, sua moglie, è presente dalla prima vendemmia nel 2005 e condivide con lui la gestione dell’azienda. I genitori di Francesco, Giovanni e Marina, hanno da sempre contribuito nel lavoro, a cominciare dalla vigna. La tenacia, la resistenza e la passione sono quelle di nonno Fausto, il campionissimo di ciclismo: un mito vivente in Italia e non solo.