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Marchesi di Barolo
Nel 1864, con la morte di Juliette Colbert di Maulévrier, moglie di Carlo Tancredi Falletti marchese di Barolo, la prestigiosa dinastia dei Falletti si estinse: per perpetuarne il ricordo e...
Anno di fondazione | 1861 |
Enologo | Flavio Fenocchio |
Vigneto proprio: | 200 / ha |
Produzione annuale | 1.500.000 bottiglie |
Paese | |
Regioni | |
Uve |
Vino di Marchesi di Barolo
Marchesi di Barolo Barbera d'Alba Ruvei 2021
Marchesi di Barolo Nebbiolo d'Alba Michet 2020
Marchesi di Barolo Moscato d'Asti Zagara 2018
Marchesi di Barolo Nebbiolo d'Alba Roccheri 2018
Marchesi di Barolo Barbera d'Alba Peiragal 2021
Marchesi di Barolo Barbaresco Serragrilli 2017
Marchesi di Barolo Barbaresco Ris. della Casa 2014
Marchesi di Barolo
Nel 1864, con la morte di Juliette Colbert di Maulévrier, moglie di Carlo Tancredi Falletti marchese di Barolo, la prestigiosa dinastia dei Falletti si estinse: per perpetuarne il ricordo e l’attività benefica, fu creata, per volontà della Marchesa, l’Opera Pia Barolo. Questa storia fu destinata ad incrociarsi con quella di un’altra famiglia di Barolo: gli Abbona, che avevano fondato la propria cantina “Cavalier Felice Abbona e Figli” ai piedi del Castello dei Marchesi.
Proprio in quegli anni, infatti, nasceva Pietro Abbona che, operando con tenacia e competenza nelle cantine paterne, insieme al fratello Ernesto ed alle sorelle Marina e Celestina, riuscì ad acquistare nel 1929 l’Agenzia della Tenuta Opera Pia Barolo, ovvero le antiche cantine di vinificazione ed affinamento dei Marchesi di Barolo.
Oggi, la famiglia Abbona continua l’opera iniziata più di due secoli fa: produrre vini di alta qualità, destinati ad arricchire, anno per anno, la storia di una grande cantina dove attualità e tradizione s’incontrano e dove si tramanda, di padre in figlio, un importante patrimonio di vigne, cantine e conoscenze ormai da più di cinque generazioni.
Grazie ad una grande, ormai storica, esperienza umana, Anna ed Ernesto Abbona, insieme ai loro figli Valentina e Davide, si pongono come fedeli interpreti delle diversità dei luoghi e dei vitigni autoctoni, rispettandone e preservandone rigorosamente la tipicità grazie alla vinificazione delle uve provenienti da vigneti propri e da viticoltori conferenti selezionati in tanti anni di attività, privilegiando la collocazione e la capacità di coltivazione dei singoli vigneti.
Tutte le più importanti denominazioni piemontesi, nell'interpretazione della cantina più storica di Barolo, nata con l'Unità d'Italia, diventano vini scattanti, sinceri e dal piglio moderno. A parte i Barolo, di cui i Marchesi, oggi famiglia Abbona, sono tra i capiscuola, svettano per beva e croccantezza anche i fratellini minori. C'è Ruvei, un'immensa Barbera d'Alba, affinata in botte grande come da manuale, piena, ricca ma al tempo stesso fresca e smagliante. Include un saldo del 15% di Nebbiolo. Scattante, moderno e vellutato il Nebbiolo Michet, botte grande e piccola in affinamento. Una ricetta esclusiva per regalarsi un vino di classe, maestoso ma pronto alla beva. Entrambi imbattibili a tutto pasto!