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Librandi
“Uomo che il tempo non ha il potere di scalfire”, Nicodemo Librandi è stato ed è il protagonista di una rinascita che sta permettendo a un intero comprensorio di affacciarsi seriamente nel panorama...
Anno di fondazione | 1950 |
Enologo | Donato Lanati |
Produzione annuale | 2.200.000 bottiglie |
Paese | |
Regioni | |
Uve |
Vino di Librandi
Librandi
“Uomo che il tempo non ha il potere di scalfire”, Nicodemo Librandi è stato ed è il protagonista di una rinascita che sta permettendo a un intero comprensorio di affacciarsi seriamente nel panorama vitivinicolo italiano. I vini, imbattibili per rapporto qualità/prezzo, conservano da sessant'anni una pulizia e una ricchezza straordinarie. Dal nome di un centurione romano che visse in Calabria nel II secolo d.C. e che per primo lasciò tracce scritte della viticoltura locale, Magno Megonio proviene da alcuni dei territori più vocati della Val di Neto, su suoli prevalentamente argillosi e calcarei.
Magliocco in purezza, Magno Megonio è certamente tra i vini simbolo della Calabria che rinasce. Un esperimento? Ormai, una sicurezza. Alla vista, esibisce immediatamente un bellissimo colore granato vivo e consistente, che prelude a grandiose sensazioni gusto-olfattive. Gravello è invece un vino che nasce alla fine degli anni '80 da un uvaggio di Gaglioppo e Cabernet Sauvignon. Il nome di fantasia evoca la complessità e la serietà da un lato; la leggerezza e l'immediatezza dall'altro: la connessione tra due poli che rappresenta al meglio la filosofia Librandi. Dal nome dell'antica colonia greca in Anatolia, sede di un famoso oracolo, Efeso è ottenuto da uve di Mantonico in purezza: è un bianco complesso, opulento e di grande longevità.