Leone De Castris
A nord-ovest della penisola salentina, zona di antica tradizione vitivinicola, si trova Salice Salentino, piccolo comune rurale che ospita da più di tre secoli un’antica cantina: la Leone...
Anno di fondazione | 1665 |
Enologo | Marco Mascellani, Riccardo Cotarella |
Vigneto proprio: | 300 / ha |
Produzione annuale | 2.500.000 bottiglie |
Paese | |
Regioni | |
Uve |
Vino di Leone De Castris
Leone de Castris Salice Salent. 50° Vendemmia 2019
Leone de Castris Salice Salentino Riserva Donna Lisa 2019
Leone De Castris
A nord-ovest della penisola salentina, zona di antica tradizione vitivinicola, si trova Salice Salentino, piccolo comune rurale che ospita da più di tre secoli un’antica cantina: la Leone de Castris. È l’anno 1665. Tra i vigneti ubertosi di quel tempo, Oronzo Arcangelo Maria Francesco dei Conti di Lemos, fece nascere la cantina. Il fondatore si appassiona ad una terra così fertile e ricca e ne comprende il valore, così, dopo i primi anni di lavorazione e trasformazione del prodotto, torna in Spagna, vende alcuni possedimenti, rientra ed investe il ricavato in terre salentine.
Agli inizi dell’Ottocento l’azienda Vitivinicola inizia ad esportare vino greggio negli Stati Uniti, in Germania e in Francia. La cantina inizia l’imbottigliamento dei suoi prodotti con Piero e Lisetta Leone de Castris, nel 1925. Nel 1943 nasce il Five Roses, il prodotto più conosciuto dell’ azienda ed il primo vino rosato ad essere imbottigliato e commercializzato in Italia e da subito esportato negli Stati Uniti.
La storia di questo vino viene ricordata ancora oggi in azienda come uno degli eventi più significativi nel suo percorso plurisecolare. Infatti, esiste una contrada nel feudo di Salice Salentino che si chiama “Cinque Rose”, nome dovuto al fatto che per intere generazioni i Leone de Castris avevano ciascuno, con incredibile costanza, cinque figli. Sul finire della guerra il generale Charles Poletti, commissario per gli approvvigionamenti delle forze alleate, chiese una grossa fornitura di vino rosato, le cui uve provenivano proprio dal feudo Cinque Rose. Ma il generale voleva un vino dal nome americano, e non ci si mise molto a trovarlo: nasce così il “Five Roses”.
Oggi l'azienda è guidata da Piernicola De Castris e si avvale della consulenza di un enologo di spicco come Riccardo Cotarella. Dei 300 ettari oggi posseduti dalla famiglia, il grosso si trova ancora nell'areale della DOC Salice Salentino. I vigneti più vecchi, situati nelle zone più vocate, sono ancora allevati ad alberello. Spicca, per i De Castris, la ricerca e la valorizzazione dei vitigni autoctoni come il susumaniello e l'ottavianello. E spiccano i grandi rossi come il Salice Salentino Riserva e il Donna Lisa, ulteriore selezione da più lungo affinamento. La sperimentazione è continua e lavora anche sui bianchi, autoctoni e internazionali, e su alcuni interessanti spumanti.