Paese di destinazione:
Italia
Lingua
CARRELLO
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Giacometti

Giacometti

L'avventura della famiglia Giacometti inizia nel 1987, quando Laurent e suo figlio Christian acquisiscono la tenuta di Casta, all'interno dell'appellation Patrimonio, la più celebre,...

Anno di fondazione1987
EnologoChristian Giacometti
Vigneto proprio:30 / ha
Produzione annuale90.000 bottiglie
Paese
Regioni
Uve

Vino di Giacometti

4 prodotti
Esaurito

16,90

Esaurito

21,50

Esaurito

18,00

Esaurito

15,90

Giacometti

L'avventura della famiglia Giacometti inizia nel 1987, quando Laurent e suo figlio Christian acquisiscono la tenuta di Casta, all'interno dell'appellation Patrimonio, la più celebre, antica e prestigiosa di tutta la Corsica. Il terroir di questa località del comune di Santo Pietro di Tenda, nell'immediato entroterra settentrionale dell'isola ha una specificità: anziché poggiare sul sottosuolo argilloso-calcareo che caratterizza la parte orientale dell'AOC, occupa terre di tipo granitico, particolarmente idonee a conferire mineralità al vino.

È qui, in un ambiente dal clima mediterraneo, dove le piogge sono rare ma intense e il libecciu soffia pressoché tutto l'anno, che i Giacometti coltivano oggi quasi 30 ettari di vigna. I vitigni indigeni sono al centro di tutto: Niellucciu, Sciaccarellu e Vermentino sono protagonisti, e al Grenache e alla Syrah resta solo un ruolo da comprimari. Oggi Christian e sua moglie Corinne timonano l'azienda, e i loro piccoli Sarah e Simon si preparano a raccoglierne il testimone, in un'autentica vicenda famigliare.

Animati dal ferreo desiderio di far esprimere il terroir, i Giacometti coltivano la terra in regime strettamente biologico (certificazione Ecocert), senza diserbo né impiego di altri prodotti di sintesi; le vigne sono sarchiate e per la lotta antiparassitaria si fa ricorso unicamente a rame e zolfo. La potatura corta ha per obiettivo un rigoroso contenimento delle rese. 

Questo meticoloso approccio viticolo è assecondato con cura in cantina, dove sono banditi gli additivi enologici (ad eccezione di dosi ragionevoli di solfiti). Così, dopo la vendemmia manuale, la pigiadiraspatura o la pressatura, i mosti decantano spontaneamente, le fermentazioni sono affidate ai lieviti indigeni, i vini non sono né chiarificati forzosamente né filtrati e l'aggiunta finale di solfiti rispetta dosaggi modesti. Per una produzione complessiva media annua di circa 90mila bottiglie.