Fontanabianca

Da un po' di vendemmie, un turbinio di novità si aggira per le Langhe. Nuove energie e una bella cantina a Neive, uno dei comuni del mitico nebbiolo di Barbaresco. Alla guida, oggi c'è Matteo Pola, che è stato il primo a venir contagiato dall'irresistibile amore per la vigna di papà Aldo. "Il vino è profumo ed eleganza", recita il motto familiare. E non si può certo dire che questo principio non abbia ispirato lo stile Fontanabianca: che racconta di un nebbiolo brioso, agile e fruttato, senza nulla togliere alle lunghe maturazioni che questa tipologia richiede, anche per tradizione.

Sui tipici suoli calcareo-argillosi delle Langhe, i Pola gestiscono circa 14 ettari a volte in forte pendenza. Si tratta, sia per il nebbiolo che per le altre varietà tipiche, di alcuni dei vigneti migliori della zona di Barbaresco. Tutto è fatto a mano e nel rispetto della natura, tanto che Fontanabianca è azienda Chiocciola per SlowFood e appartiene al circuito piemontese dei produttori "Green Experience", una sorta di autocertificazione biologica. La cantina è moderna in tutti sensi, compreso il fatto che ci troverete sia botti grandi sia barrique.

Tutto in famiglia, insomma, e non più di 70000 bottiglie all'anno, di cui meno di 20000 di Barbaresco. I Pola non spremono il territorio, ma lo lasciano esprimere con naturalezza, di annata in annata. Ci sono anche i cru: Bordini, che dà un nebbiolo materico, dal tannino dolce, e Serraboella, succoso, energico ed estremamente raffinato.