- Contrada Montoni Vecchi, Cammarata (AG)
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- http://www.feudomontoni.it/
Feudo Montoni
Nel 1469, nel cuore della Sicilia, all’interno del Principato di Villanova, viene edificato dalla nobile famiglia aragonese Abatellis un suggestivo baglio, tipica costruzione siciliana a corte...
Anno di fondazione | 1469 |
Enologo | Fabio Sireci |
Vigneto proprio: | 30 / ha |
Produzione annuale | 205.000 bottiglie |
Paese | |
Regioni | |
Uve |
Vino di Feudo Montoni
Feudo Montoni
Nel 1469, nel cuore della Sicilia, all’interno del Principato di Villanova, viene edificato dalla nobile famiglia aragonese Abatellis un suggestivo baglio, tipica costruzione siciliana a corte quadrangolare: si tratta del centro di un ampio feudo situato sulle colline di Cammarata, da cui si domina un panorama estesissimo tra Agrigento, Palermo e Caltanissetta. Dopo seicento anni, nelle stesse cantine, dalle stesse terre vengono prodotti i vini di Feudo Montoni. Già nel 1595 Andrea Bacci, l’agronomo e medico di Papa Sisto V, nelle pagine del De Naturali Vinorum Historia, il primo trattato enologico italiano, elogiava la tradizione viticola e le qualità del vino prodotto in queste terre.
Alla fine del 1800 la storia di Feudo Montoni si lega con quella della famiglia Sireci. Elio, il padre di Fabio, nella seconda metà degli anni Sessanta del Novecento selezionò le migliori piante presenti nella tenuta ed ammodernò la cantina. Fabio, da ormai trent’anni, prosegue il lavoro del nonno e del padre, custode delle antiche piante e delle loro uve. In cantina lavora anche Giuseppina, detta Scaccina, che accoglie anche i visitatori con piglio affabile e sorridente.
A Feudo Montoni tutto si muove in direzione di ascolto della natura. Madre severa e buona, secondo la filosofia artigiana dell'azienda essa crea sempre condizioni perfette di equilibrio che soltanto se assecondate e seguite possono essere preludio di grandi prodotti. Attualmente il vigneto è, infatti, a conduzione biologica certificata.
Le viti si trovano ad altitudini che sfiorano gli 800 metri nell’interno della Sicilia, un terroir che si è ormai del tutto rivelato come ideale sia per un nero d’Avola teso ed elegante, sia per bianchi di ottima spalla acida e minerale. Una Sicilia di montagna, insomma, più che mediterranea. Il vigneto è naturalmente inerbito e in simbiosi con altre colture selezionate. I suoli, sabbiosi in altura, diventano argillosi man mano che si scende verso la valle. Gli impianti sono sia moderni, a spalliera, sia ad alberello, ultracinquantenni come quello che regala il Vrucara.
La filosofia produttiva di Feudo Montoni è regolata da un protocollo affascinante. Le uve vengono vinificate entro un’ora dalla vendemmia, dopo accurati assaggi e mediante una raccolta rigorosamente manuale. Le fermentazioni sono naturali, anche quella malolattica, e si producono solo vini monovarietali. La temperatura di fermentazione è controllata, ma stabilizzazioni e decantazioni sono del tutto naturali. L’uso della botte è presente ma estremamente dosato. Tutti i vini sono biologici certificati sin dalla vendemmia 2013.
Domina, nella gamma, il nero d’Avola. Il Feudo Montoni Nero d'Avola Lagnusa, tutto capperi e frutti rossi, che al sorso è fresco ma morbido, ed è l’espressione più immediata del vitigno. E poi Vrucara, 45 mesi in cemento, un rosso di grande sapidità, maestoso, imponente ma elegante, cesellato, certamente da aspettare. Splendido il Rose di Adele, nero d’Avola rosato che esalta tutte le caratteristiche più fruttate e fragranti di questa varietà, senza spogliarsi della sapidità del terroir. Tra i bianchi, spicca l’Inzolia dei Fornelli, erbacea e aromatica, piacevolmente minerale, accanto al Grillo della Timpa, sapido e agrumato.