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Domaines Paul Jaboulet Aîné
Nel 1834, cento anni prima della creazione dell'AOC Hermitage, Antoine Jaboulet cominciò a trasformare questa sonnacchiosa regione in uno dei territori vitivinicoli di qualità...
Anno di fondazione | 1884 |
Enologo | Caroline Frey |
Paese | |
Regioni | |
Uve |
Vino di Domaines Paul Jaboulet Aîné
Jaboulet - Le Chant des Griolles 2019
Jaboulet - La Maison Bleu Hermitage 2020
Jaboulet Secret de Famille Viognier 2020
Jaboulet Les Traverses Ventoux Rouge 2020
Jaboulet Secret de Famille Blanc 2021
Jaboulet Secret de Famille Rouge 2019
Jaboulet Jalets Crozes-Hermitage Blanc 2020
Jaboulet La Croix des Vignes 2016
BIO
Jaboulet Les Traverses Ventoux Blanc 2019
Jaboulet - Le Chevalier de Sterimberg 2020
Jaboulet Domaine de Roure 2016
BIO
Jaboulet Domaine de Terre Ferme 2016
BIO
Jaboulet Evidence par Caroline 2011
Domaines Paul Jaboulet Aîné
Nel 1834, cento anni prima della creazione dell'AOC Hermitage, Antoine Jaboulet cominciò a trasformare questa sonnacchiosa regione in uno dei territori vitivinicoli di qualità più importanti del mondo. Da allora, Paul Jaboulet Aîné è diventata il punto di riferimento per l'alta valle del Rodano e l'Hermitage "La Chapelle" una vera icona, annoverata tra i migliori vini mai prodotti.
Nel 2006, la famiglia Frey, proprietaria del Château La Lagune a Bordeaux e con anni di esperienza nella Sciampagna, ha rilevato Domaines Paul Jaboulet Aîné. Da allora, l'enologa Caroline Frey, di formazione bordolese, lavora con la sua squadra combinando una vinificazione d'avanguardia con una scrupolosa cura dei vigneti e dei suoi eccezionali terroir. L'azienda ha inoltre acquisito nuovi vigneti nelle denominazioni Côte-Rôtie, Condrieu e Crozes-Hermitage e tutte queste proprietà godono oggi della certificazione biologica e vengono lavorate seguendo i principi della biodinamica.
Nella parte settentrionale della valle del Rodano, la grande diversità dei territori e l'influenza dei diversi microclimi favoriscono la massima espressione dell'uva syrah, la principale varietà rossa coltivata da Paul Jaboulet Aîné, e delle uve bianche roussanne, marsanne e viognier. Coltivate in vigneti di 40 anni d'età in media, anche se alcuni raggiungono gli 80 anni, ciascuna varietà apporta attributi specifici alla personalità dei vini. Tutti i lavori in vigna vengono svolti manualmente e si punta fortemente su una viticoltura sostenibile e sull'uso di concimi organici. In cantina, Caroline e la sua squadra saggiano e analizzano il mosto-vino durante l'intero processo di vinificazione per accertarsi di ottenere un gran vino. Terminate le fermentazioni, i vini vengono lasciati affinare in botti da 225 litri tra i 12 e i 24 mesi (in base all'annata e al vino) a temperature naturali ideali, quasi costanti, sia in inverno che in estate, nelle cantine scavate dai romani nell'anno 121 a.C.
Tra tutti i vini che riposano in queste grotte, il più celebre è l'Hermitage La Chapelle, considerato uno dei 12 migliori vini del XX secolo e che prende il nome dalla cappella che domina questo celebre vigneto. Jaboulet ha acquisito la proprietà della cappella alla fine della prima guerra mondiale (1919) e il piccolo edificio è diventato una vera e propria icona di questa zona della valle del Rodano.