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Cesconi
Poco a nord di Trento, Pressano è un comprensorio interessantissimo da punto di vista viticolo. Si trova alla confluenza tra Val di Cembra e Val d’Adige, e unisce suoli porfidici a rocce dolomitiche....
Vigneto proprio: | 20 / ha |
Produzione annuale | 125.000 bottiglie |
Paese | |
Regioni | |
Uve |
Vino di Cesconi
Cesconi Pinot Grigio Selezione Et. Vigneto 2016
BIO
Cesconi Gewurztraminer Selezione Et. Vigneto 2016
BIO
Cesconi Chardonnay Selezione Et. Vigneto 2015
BIO
Cesconi
Poco a nord di Trento, Pressano è un comprensorio interessantissimo da punto di vista viticolo. Si trova alla confluenza tra Val di Cembra e Val d’Adige, e unisce suoli porfidici a rocce dolomitiche. Grande mineralità, sapidità e longevità sono quindi le caratteristiche dei vini derivanti da queste zone. I Cesconi, quattro fratelli che molti considerano l’astro nascente della viticoltura trentina, lavorano proprio qui. Possiedono, verso Arco, anche vigneti in quel di Pivier e Prabi, dai cui suoli ora alluvionali ora argillosi, e complice il clima quasi mediterraneo donato dalle brezze del Garda, nascono i bianchi più sfaccettati, come il Riesling e il Manzoni, e i rossi, Merlot e Cabernet Franc.
I venti ettari totali dei Cesconi sono coltivati a conduzione biologica, con uno sguardo interessato alla biodinamica. Lo stesso rispetto per l’ecosistema è percepibile in cantina, dove si opera nel rispetto della natura oltre che della pulizia organolettica dei vini. L’osmosi fra le competenze dei nonni e gli studi di enologia moderna rappresenta il sale operativo dei fratelli Alessandro, Franco, Lorenzo e Roberto.
Dai filari di Pressano, a circa 300 metri di altitudine, provengono quasi solo uve bianche: Nosiola, Traminer Aromatico, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon, con la sola eccezione, autoctona, del Lagrein. Lo stile Cesconi è già ben definito: si tratta di vini al tempo stesso complessi e semplici, dotati di una grande caratura organolettica ma anche di una instancabile pulizia.
La gamma, al passo coi tempi moderni, è completa e puntuale. Piace a tutti, per vigoria e piacevole struttura, il Pinot Grigio, decisamente personale ed estremamente versatile a tavola. Tanto carattere anche per il Manzoni Bianco, assolutamente da provare: un Manzoni che evoca l’Ora del Garda e che si esprime con avvolgenza, struttura e sontuosità. Tra i cru, spiccano certamente l’Olivar, una cuvée di Pinot bianco, Chardonnay e Pinot grigio affinata per un anno in botte e barrique, proveniente dalle viti più vecchie di Pressano, e il Pivier, un Merlot territoriale della Valle dei Laghi, estremamente selezionato in vigna e poi affinato un anno in barrique.
La ciliegina sulla torta sono i due Trento DOC, cioè gli spumanti a metodo classico che hanno segnato la fortuna del comprensorio trentino. Entrambi dai vigneti montani di Pressano, e in particolare da ceppi che hanno 30-40 anni di età, Blauwal e Blauwal Riserva derivano da cuvée di solo Chardonnay che subiscono, prima della spumantizzazione, un affinamento in legno di circa 8 mesi. Sostano sui propri lieviti, rispettivamente 40 e 60 mesi. In entrambi i casi si ottiene un Trento esplosivo e strutturato, ma al tempo stesso tagliente e verticale. Come i pendii che ci regalano queste splendide bollicine.