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Ca' Lojera
“Casa dei lupi”: questo è il significato, in dialetto locale, di “Ca’ Lojera”. Eppure, alla corte dei coiniugi Tiraboschi, c’è solo il rischio di essere sbaranati da… vini eccellenti! Il nome dell’azienda,...
Anno di fondazione | 1992 |
Enologo | Franco Tiraboschi |
Vigneto proprio: | 18 / ha |
Produzione annuale | 140.000 bottiglie |
Paese | |
Regioni | |
Uve |
Vino di Ca' Lojera
Ca' Lojera
“Casa dei lupi”: questo è il significato, in dialetto locale, di “Ca’ Lojera”. Eppure, alla corte dei coiniugi Tiraboschi, c’è solo il rischio di essere sbaranati da… vini eccellenti! Il nome dell’azienda, che deriva dalla leggendaria presenza di lupi in questo comprensorio, è in realtà una vera e propria garanzia per la denominazione del Lugana. Persone dallo stile semplice e di garbata e gentile accoglienza, Ambra e Franco hanno trasformato negli anni Novanta la loro azienda ortofrutticola in un’esperienza di Lugana a conduzione strettamente familiare, circondando il corpo della loro creatura di 18 ettari interamente vitati a Turbiana.
In quest’area, un tempo ricca di rogge e fontanili che si credevano appunto popolate di lupi, i terreni sono oggi prevalentemente argillosi e molto moderatamente collinari, con una bella prospettiva sul Lago di Garda. Qui alcuni ceppi, preesistenti alla rivoluzione aziendale, sopravvivono da oltre cinquant’anni.
La filosofia dei Tiraboschi, Vignaioli Indipendenti, è chiara: i loro Lugana rappresentano in modo schietto il territorio, e quindi giocano tutto sulla verticalità, la freschezza e la mineralità, senza concessioni ruffiane alla struttura o ad affinamenti eccessivamente pretenziosi. Eccetto il Lugana Superiore, che sosta due anni in legno (ma sono botti grandi che non snaturano il terroir), persino la Riserva del Lupo, da uve parzialmente muffate, sosta esclusivamente in acciaio.