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Bisol
Cinque secoli di storia, un racconto familiare che si snoda lungo 21 generazioni con l’innato amore per la terra e il vino. Testimonianze che attestano la presenza della famiglia Bisol nel cuore...
Anno di fondazione | 1875 |
Enologo | Desiderio Bisol |
Vigneto proprio: | 55 / ha |
Produzione annuale | 2.500.000 bottiglie |
Paese | |
Regioni | |
Uve |
Vino di Bisol
Bisol Valdobbiadene Superiore di Cartizze 2022
Bisol Valdobbiadene Pas Dosé Private Garnei 2014
Bisol Cartizze Met. Classico Pas Dosé Private 2014
Bisol Valdobbiadene Dry Rive di Campea 2020
Bisol
Cinque secoli di storia, un racconto familiare che si snoda lungo 21 generazioni con l’innato amore per la terra e il vino.
Testimonianze che attestano la presenza della famiglia Bisol nel cuore storico della zona di produzione del Prosecco, ovvero il territorio denominato “Chartice”, l'attuale e prestigiosissima collina di Cartizze, si ritrovano già a partire dal XVI secolo. Solo la brutalità del primo conflitto mondiale riesce temporaneamente ad arrestare il piccolo ma florido commercio che Eliseo Bisol aveva avviato a inizio secolo.
Il territorio di Valdobbiadene si trovava proprio sul confine che opponeva l'esercito Austro-Ungarico a quello Italiano, tuttavia, la secolare attività vitivinicola della famiglia Bisol riprende vigore attorno alla metà degli Anni Venti, grazie a Desiderio Bisol, figlio di Eliseo. Nel secondo dopoguerra Desiderio, chiamato affettuosamente Jeio dalla moglie, viaggiava in sella alla sua Moto Guzzi rossa tra le colline di Valdobbiadene e Conegliano in cerca dei migliori terreni da acquistare, così che i suoi vini potessero racchiudere le caratteristiche di questi terroir, diversi ma complementari.
Jeio assegna i differenti ruoli aziendali ad ognuno dei quattro figli, in base alla loro formazione: Antonio si occupa dell'amministrazione, Eliseo della parte enologica, Aurelio dei vigneti, mentre Claudio della gestione generale dell'azienda.
“Mio nonno Desiderio e mio padre Antonio cercavano sempre di acquistare i migliori appezzamenti, quelli scoscesi, quindi difficili da lavorare, ma la cui pendenza e composizione risultavano ideali per l'allevamento del Glera, dimostrando un'estrema sensibilità alla qualità del prodotto e una grande lungimiranza”.
La cantina di Bisol è un vero e proprio tesoro nascosto: Una “cave” scavata nella preziosa roccia e terra del Prosecco, che mantiene in tutti i periodi dell'anno una temperatura compresa tra i 10° e i 15°C e che conserva perfettamente alcune delle storiche bottiglie Bisol, le più prestigiose prodotte nel corso dei secoli.